In Italia sono stati perimetrati 57 siti nazionali per le bonifiche, che rappresentano il 3% del territorio nazionale. Si va da Priolo a Taranto, da Casale Monferrato a Orbetello, da La Spezia a Falconara, da Brindisi a Tito in Basilicata. Recenti studi epidemiologici hanno confermato che in molti di questi siti al disastro ambientale corrisponde un danno diretto alla salute dei cittadini.
In Abruzzo sono stati individuati dal Ministero dell’Ambiente due siti, Bussi e Saline-Alento.
Il forum avrà inizio venerdì pomeriggio a Pescara presso l’Università a viale Pindaro con il seminario pubblico dal titolo “Inquinati! La crisi ambientale raccontata dai protagonisti”. Parteciperanno i docenti Donatella Caserta e Michele Amorena, tra i maggiori esperti in Italia di inquinamento e salute umana, e i rappresentanti del Comitato laziale “Re.tu.va.sa.” che si occupa del caso della Valle del Sacco e del Comitato Vertenza Amianto di Casale Monferrato, due comitati di cittadini tra i più rappresentativi in Italia visto che gli abitanti di quelle aree hanno subito gravissime conseguenze sulla loro salute a causa dell’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene. Concluderanno gli interventi il giornalista Gianluca Martelliano di Ecoradio e l’attivista di Medicina Democratica di Livorno Maurizio Marchi, autore del libro “Non ce la date a bere”.
Il giorno successivo, sabato 22 ottobre, all’università di Chieti si svolgerà il forum vero e proprio “Acqua e siti inquinati: diritti e salute per i cittadini” a cui sono stati invitati i comitati e le associazioni che in Italia si occupano di siti inquinati e contaminazione dell’acqua. La mattina ogni comitato presenterà il proprio caso mentre il pomeriggio si lavorerà ad un documento comune.
Dichiara Alessandra Lillo, referente del progetto per l’associazione studentesca 360gradi ”Noi studenti abbiamo proposto questo progetto all’Università D’Annunzio, che ha poi supportato l’iniziativa, perchè vogliamo dire la nostra sul futuro del territorio dove viviamo e che forse saremo chiamati a gestire. Infatti il forum è preceduto in questi giorni da un workshop a cui stanno partecipando alcuni studenti universitari. E’ un lavoro di gruppo sul sito inquinato di Bussi. Prepareremo tavole, video, documentazione e proposte concrete che presenteremo venerdì pomeriggio ai relatori del seminario”.
“Siamo lieti di ospitare in Abruzzo diversi rappresentanti di comitati che come noi lottano da anni per chiedere la bonifica di aree dove l’inquinamento è a livelli disastrosi con gravissimi danni alla salute” dichiara Camilla Crisante, presidente del WWF Abruzzo. “Alcuni di questi comitati hanno ottenuto alcuni successi giudiziari importanti e un monitoraggio delle conseguenze sulla loro salute. Su quest’ultimo aspetto gli enti abruzzesi che sono chiamati ad occuparsi dei due siti nazionali per le bonifiche di Bussi e del Saline-Alento non hanno finora dato risposte. Grazie a questo forum discuteremo del futuro di queste aree in Italia e in particolare del diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salubre e non inquinato”.