Via Whatsapp un altro cliente avrebbe confermato alla sala operativa del 118 di Pescara che dentro la struttura, lesionata, ci sarebbero delle persone intrappolate, ma di non essere in grado di dire le loro condizioni. I testimoni hanno parlato di una valanga di inaudita forza per la zona che si sarebbe staccata dalla montagna e avrebbe travolto parzialmente l’hotel Rigopiano.
Nel frattempo, il team Usar (Urban Search & Rescue) del Lazio dei Vigili del fuoco si sta recando presso l’hotel di Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso, colpito da una slavina. Secondo quanto si apprende, la struttura alberghiera è parzialmente crollata. I soccorritori dovrebbero arrivare sul luogo fra circa un’ora.
L’ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico è che all’origine della valanga che ha interessato lhotel ‘Rigopiano ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell’Aquilano. La colonna mobile di soccorso non è distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti.
Aggiornamenti. L’allarme sarebbe partito da un messaggio telefonico arrivato ad una persona di Silvi che ha un amico nelle struttura. Poi l’avvio dei soccorsi. Secondo le prime ricostruzioni, nella struttura c’erano 20 clienti (2 originari di Giulianova e 1 cuoco di Silvi) e 10 dipendenti.
Aggiornamento ore 2.20. “La situazione è estremamente problematica. Non so bene a che distanza siamo, credo 5 o 6 chilometri. Ci sono tre o quattro metri di neve. Ora la mia squadra e quella della Guardia di finanza proseguiranno a piedi, con gli sci”. Lo dice il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che sta raggiungendo con la colonna mobile di soccorso l’hotel ‘Rigopiano’, travolto da una valanga. “Le ambulanze e gli altri veicoli si sono dovuti fermare – aggiunge Crocetta -. Per ora proseguono solo i mezzi speciali e la turbina, il cui obiettivo è quello di aprire la strada”.