Disponibili 100mila euro per agire subito: 50.000 nell’annualità corrente e altri 50.000 a disposizione da gennaio per completare il lavoro entro la primavera. Risorse prelevate dal fondo di riserva del sindaco, affinché i 121 alberi pericolosi rimossi possano essere sostituiti.
“Più che raddoppiati gli esemplari”, afferma il sindaco Alessandrini, “saranno ripiantate 260 nuove alberature, la cui specie è stata decisa in seno al Green table, dove siedono istituzioni, enti e ordini competenti sul territorio e associazioni ambientaliste”.
“Oggi parte la prima tranche delle ripiantumazioni, a gennaio avvieremo la seconda– annuncia l’assessore al Verde Laura Di Pietro – Ripianteremo 130 esemplari subito e altre 130 nella seconda fase a fronte delle 121 che è stato indispensabile tagliare. Metteremo la clausola dell’attecchimento, non usata prima e che è una garanzia di riuscita per ogni albero piantato. Non saranno pianticelle: come concordato con il GreenTable il diametro del colletto dei pini sarà dai 22 a 26 centimetri, per circa 2,5 metri di altezza e negli interventi sono ricomprese anche le rimozioni delle ceppaie, rimozione dei rimasugli degli alberi tagliati in passato, dove rimetteremo nuove piante colmando i vuoti che appaiono su diverse vie.
La prima fase prevede le seguenti vie: su via Pepe, ontano e querce; in piazza San Francesco ontani e ginkgo biloba; in via Paolucci pini e pioppi; in piazza Italia un pino; in via del Santuario in prevalenza Liquidambar styraciflua, querce e peri da fiore; su via Vespucci meli e peri da fiore; in via Colle di Mezzo e via Basile cipressi; in via Fonte Romana un tiglio; in via Rigopiano i ligustri. “Restano via Scarfoglio e viale Kennedy”, conclude l’assessore, “interessate dal vincolo e per le quali abbiamo presentato la nostra proposta alla Soprintendenza per in prevalenza pini su via Scarfoglio e i resto un mix fra farnie, olmi e pioppi; mentre su viale Kennedy 89 per cento pini e 11 per cento ontani. Appena ci risponderanno agiremo anche lì”.