Mille firme per Pescara Città Universitaria

Pescara. Si è conclusa al raggiungimento delle 1000 firme la campagna promossa dall’associazione studentesca Azione Universitaria per sostenere le iniziative a favore di Pescara come Città Universitaria presentate lo scorso lunedì 28 novembre presso la Commissione Consiliare “Cultura, Sport e Politiche Giovanili”.

“La relazione esposta in Commissione è stata concepita partendo da quella che è la condizione dello studente universitario inserito nella realtà della Città di Pescara” spiega Nicola Silvestri, Senatore Accademico dell’Università d’Annunzio” di Azione Universitaria, “e da quelli che sono i parametri utilizzati dall’ente Almalaurea per condurre indagini sulle città universitarie in cui gli studenti vivono e conseguono i titoli accademici. Sulla base di questi dati siamo riusciti ad individuare diverse criticità che interessano l’ambiente circostante l’ateneo pescarese”
“In sede di Commissione”, prosegue Silvestri, “abbiamo esposto e motivato svariate necessità riscontrate in diversi settori. Ci siamo concentrati principalmente sull’Agenzia Assistenziale Universitaria i cui compiti spazierebbero dal Servizio Sanitario al ruolo di mediatore dell’Agenzia per la ricerca degli alloggi per i fuori sede e di come sia necessario un potenziamento del servizio dei trasporti pubblici perché, nonostante siano già a disposizione abbonamenti per gli studenti a prezzi agevolati, sarebbe incentivante il prolungamento delle corse dei mezzi pubblici oltre la mezzanotte in modo da permettere a tutti di utilizzare il servizio, promuovendo anche quelli che sono comportamenti corretti in ottica ecologica”.
“Altra grande necessità”, aggiunge il rappresentante studentesco, “è quella di mettere a disposizione degli studenti spazi antistanti l’ateneo da dedicare alle attività di studio ed ai lavori di gruppo, considerando che molti sono i corsi di laurea in cui la collaborazione tra studenti dello stesso corso fa sorgere l’esigenza di sfruttare spazi in condivisione, E’ importante cominciare a ragionare in un ottica di connettività, perché spesso gli studenti scelgono dove andare a studiare in base alla disponibilità lavorativa che promettono gli ambienti universitari. Sarebbe importante gettare le basi per creare una rete utile a mettere in contatto lo studente e il mondo del lavoro coinvolgendo università, imprenditoria ed accademia”.
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