Pescara. Ventisei multe elevate nell’ultimo fine settimana contro il fenomeno delle bici selvagge sul marciapiede della riviera nord e 4 sanzioni, da 24 euro ciascuna, contro i proprietari dei cani sorpresi a spasso con il cane senza portare dietro paletta o bustina per raccogliere le eventuali deiezioni. E’ il bilancio del week end di controlli effettuati dalla Polizia municipale di Pescara sulla riviera.
“Da due anni la nostra amministrazione comunale è impegnata in un intenso lavoro di riordino del litorale, che inevitabilmente, in una città di mare come Pescara, rappresenta il nostro primo biglietto da visita, l’immagine stessa con cui si identifica il capoluogo adriatico – ha ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver ricevuto il report da parte della stessa Polizia municipale in merito all’attività svolta tra venerdì 24 giugno e domenica 26 giugno – Abbiamo iniziato con l’eliminazione della casbah che da anni ormai caratterizzava la riviera, con centinaia di bancarelle abusive sparpagliate in ogni angolo del lungomare, costringendo gli utenti a delle vere gimcane sul marciapiede. Da due anni quella casbah è scomparsa, volatilizzata, grazie prima alle ordinanze di riorganizzazione, poi al Regolamento approvato dalla giunta comunale con il quale abbiamo disciplinato il numero e l’esatta tipologia di commercio ambulante che è possibile svolgere in punti ben precisi del lungomare. Ora abbiamo deciso di adottare il pugno di ferro anche sulle bici selvagge sul litorale: sempre più spesso tanti pedoni ci segnalano la presenza di ciclisti che percorrono a bordo delle due ruote il marciapiede lato mare della riviera, incuranti della presenza degli stessi pedoni, tra cui tantissimi bambini a passeggio o che entrano ed escono dalla spiaggia, e nonostante la presenza e la disponibilità di una regolare pista ciclabile a due corsie, realizzata dalla Madonnina sino a 70 metri oltre la Rotonda Paolucci. Ciclisti che facendosi beffe di quella pista ciclabile, pure richiesta a gran voce dal popolo delle due ruote e che per ogni città è sinonimo di vivibilità e civiltà, non si curano del rischio di poter travolgere qualche passante e sfrecciano a tutta velocità sul marciapiedi. Per contrastare tale fenomeno abbiamo istituito un servizio di controllo e verifica ad hoc con pattuglie della Polizia municipale che hanno il compito specifico di fermare e multare i ciclisti sorpresi in transito all’esterno della pista ciclabile: nella sola giornata di venerdì 24 giugno sono stati effettuati 51 controlli sui ciclisti in transito e sono state elevate 12 multe, ognuna pari a 50 euro, per omesso uso di pista ciclabile e circolazione delle bici sul marciapiede; nella giornata di sabato i controlli sono stati 15 e le sanzioni 7; altri 7 verbali sono invece stati elevati nella giornata di ieri, domenica 26 giugno, su 12 mezzi controllati. Il nostro obiettivo è quello di scoraggiare il passaggio delle bici sul marciapiede che va riservato esclusivamente ai pedoni, perché è evidente che quando un anno fa abbiamo vietato il parcheggio delle auto sul marciapiede lato mare non intendevamo lasciare spazio ai ciclisti, che dispongono di un asse loro riservato”.
Ma il week end è stato finalizzato anche alle sanzioni contro le deiezioni canine: 22 i proprietari dei cani controllati venerdì, 2 i multati perché sorpresi con il proprio fido al guinzaglio nelle vie del centro, ma senza essere muniti di sacchetto o paletta; 2 le multe elevate sabato, su 12 controlli eseguiti.
“La multa – ha sottolineato il sindaco di Pescara – ammonta a 24 euro, dunque una cifra minima che ha però un valore simbolico perché punta a educare il cittadino al rispetto del patrimonio pubblico e degli altri utenti che, passeggiando, non devono preoccuparsi di non pestare la pupù di fido, senza sottovalutare la problematica igienico-sanitaria legata alla presenza e permanenza delle deiezioni sui marciapiedi o all’interno delle aiuole”.
La Polizia municipale ha poi elevato nella giornata di venerdì 4 sanzioni e sabato una multa per il conferimento dei rifiuti fuori dagli orari stabiliti, ossia prima delle 19, “anche in questo caso – ha ribadito Albore Mascia – chiediamo alla città di rispettare in modo rigoroso un’ordinanza che ha il fine esclusivo di garantire una città in ordine e pulita, evitando lo spettacolo indecoroso e maleodorante di cassonetti dei rifiuti stracolmi già al mattino o nelle prime ore del pomeriggio, quando le strade sono piene di turisti e i negozi sono ancora aperti”.