In ballo al centro della polemica c’è il parcheggio confinante con il teatro d’Annunzio, una delle poche aree destinate alla sosta a ridosso degli stabilimenti di Porta Nuova, il lungomare compreso tra la zona dello stadio e la Pineta. Nel parcheggio dallo scorso anno, da quando sono iniziati i lavori per la nuova caserma della Guardia di Finanza nell’area alle spalle del porto turistico, viene installato il luna park che anima le sere estive dell’estate pescarese. Ma se le giostre occupano il posto delle macchine, queste dove parcheggiano? Già ieri a protestare sono stati gli operatori balneari aderenti a Ciba-Confesercenti, che al sindaco Albore Mascia hanno scritto: “Si faccia carico delle esigenze degli stabilimenti balneari di Pescara Sud ed impedisca l’eventuale installazione del luna park in quella zona già colpita da disagi e ritardi amministrativi”. L’ultimo dei disagi è “il grave ritardo sui lavori di ripascimento, che ha ridotto notevolmente i margini operativi delle aziende, con gravi danni di immagine per le imprese stesse”; stabilimenti e ristoranti da sempre all’ombra della più rinomata riviera a nord del Ponte del Mare, esclusa per natura dalla movida, un’area che dei pochi eventi organizzati in zona spesso subisce solo le conseguenze negative. Tra queste, quelle del luna park che “porta con se disagi non da poco come denunciato negli anni passati” sempre dal Ciba. Lamentele che si ripresentano, identiche, al passare di ogni circo, sistemato puntualmente sullo stesso lungomare.
A questa denuncia si aggiunge, oggi, quella di Terra Nostra: “Il parcheggio del lungomare sud è fondamentale sia per i balneatori che per le attività a ridosso di quell’area di Portanuova, già fin troppo lese da un piano traffico scellerato. Se alieniamo anche gli stalli ed i parcheggi si creeranno ulteriori difficoltà agli avventori e turisti per raggiungere quel comprensorio per poi trovare parcheggio”. Una denuncia civile che, in una nota, riconduce ben presto ad una stoccata politica: “Portanuova è stata fin troppo isolata e bistrattata ma , soprattutto, non ha mai avuto nei politici comunali, ivi residenti, la sua valente rappresentanza. La sola ipotesi di impiantare il luna park sul parcheggio del lungomare dimostra che non si ha alcuna idea di visione e di fruizione di quella parte turistica di città né si ha cognizione delle problematiche che le attività produttive di quella zona chiedono di risolvere da anni ad iniziare dalla tanto sbandierata reinversione dei sensi di marcia di determinate vie che la renderebbe maggiormente e facilmente accessibile, come lo era un tempo”. Dai parcheggi agli eventi di richiamo turistico, la critica non muta: “Per ciò che concerne le manifestazioni pubbliche estive non ci meravigliano le scelte di escludere Portanuova da parte di politici che non sono eletti in questa circoscrizione. Infatti ai buoni propositi che l’assessore al turismo aveva illustrato in una riunione con le associazioni di Portanuova, che ipotizzavano eventi nell’area a ridosso dello Stadio e del lungomare, non sono seguiti i fatti.p
Piuttosto, l’amministrazione comunale ha scelto di finanziare manifestazioni estive nel centro storico di Pescara che ha meno bisogno di iniziative in quanto è già luogo di attrazione. Prendiamo atto della volontà dell’attuale giunta di discriminare la zona sud della città escludendola da manifestazioni di intervento diretto dell’assessorato al turismo che vanno al di fuori delle classiche locations come il Porto Turistico ed il Teatro D’Annunziano dove l’organizzazione non è dell’assessore al turismo ma degli enti di gestione dei suddetti spazi. Riteniamo ancora una volta che la visione di Pescara sia limitata, per taluni amministratori, dalla stazione al Ponte Risorgimento. Sarà miopia, invidia o interesse ? Per tali motivazioni attendiamo il diniego dell’amministrazione alla proposta del Luna Park sul lungomare sud. No eventi, No Luna Park !”
Fiorilli: “Il parcheggio non si tocca”, e ora sono i giostrai a protestare. In giornata è arrivata la rassicurazione del vicesindaco Berardino Fiorilli: “Impercorribile la proposta di ripristinare il luna park all’interno del parcheggio adiacente il Teatro D’Annunzio”. Le istanze presentate dal Ciba ieri hanno trovato accoglienza presso l’Amministrazione: “l’area di sosta, l’unica di fatto esistente a ridosso della riviera sud, utilizzata in modo quasi esclusivo proprio in estate dalle centinaia di fruitori del litorale di Porta Nuova, non può certamente essere occupata proprio in estate dal Luna Park”. Una posizione che ha fatto letteralmente infuriare la famiglia che gestisce il luna park, lo stesso che nei mesi invernali è collocato nella parte est dell’area di risulta. Una decina di giostrai,infatti, questa mattina ha irrotto con veemenza in Comune, rivolgendosi a Fiorilli ricorrendo anche alle urla e a minacce di denunce; ma il vicesindaco è stato irremovibile: “Il parcheggio non si tocca, non sarà destinato al Luna Park”.
“Due anni fa, non appena insediati, abbiamo vissuto l’enorme disagio causato proprio dalla sistemazione del Luna Park nell’area di sosta adiacente il Teatro D’Annunzio, che privò il nostro litorale di posti auto strategici e fondamentali nel periodo estivo, posti importanti non per i concessionari balneari, ma per i fruitori della spiaggia, che per due mesi furono privati di uno spazio in cui poter lasciare le proprie auto”, ha ricostruito Fiorilli, “La scorsa estate abbiamo rimediato al disagio spostando il Luna Park nell’area spartitraffico che divide il lungomare Cristoforo Colombo dal lungomare Papa Giovanni XXIII, ma quest’anno anche questa sistemazione sembra sia impossibile a causa di un esposto presentato in Procura da alcune famiglie residenti nella zona che avrebbero lamentato gli eccessivi disturbi determinati a livello acustico e ambientale”. Per una protesta accolta, un’altra che cade nel vuoto; i giostrai sembrano destinati a rimanere nell’area di risulta anche per l’estate: “Ovviamente l’amministrazione”, ha concluso Fiorilli, “sta ipotizzando ipotesi alternative in cui eventualmente pensare di delocalizzare le giostre, come le aree di risulta, uno spazio dotato di scarichi e allacci fognari, di forniture idriche e di centraline elettriche, e del resto utilizzato nel periodo autunno-inverno per posizionarvi le stesse giostre, di proprietà di una famiglia di Pescara, dunque non comprenderemmo un eventuale rifiuto degli stessi privati. Le possibili soluzioni, una volta accertata la fattibilità tecnica, verranno prospettate ai titolari delle giostre attraverso una discussione che ci auguriamo possa essere più pacata e serena di quanto non lo sia stata oggi”.
Daniele Galli