Lo ha spiegato l’assessore alla Mobilità e alla Protezione civile Berardino Fiorilli che per l’intera mattinata e il pomeriggio ha effettuato un continuo sopralluogo in città per verificare le criticità e dirottare le unità di prima emergenza nei nodi strategici del territorio.
“Oggi la città ha dovuto superare una prova difficile, ossia due situazioni di emergenza che hanno rischiato di paralizzare il territorio, ma che pure abbiamo affrontato con la freddezza e la lucidità necessarie grazie alla presenza di un team già collaudato nella Protezione civile – ha sottolineato Fiorilli – Il primo allerta è scattato già alle 9, quanto la marineria ha bloccato, per protesta via Andrea Doria: subito il capitano Mario Fioretti ha dirottato sul posto 8 pattuglie della Polizia municipale, ossia 16 agenti in tutto per calmierare il traffico nelle zone adiacenti, ossia via Marco Polo, via Conte di Ruvo, via Marconi sino a corso Vittorio Emanuele. Ad appesantire la situazione è stato lo spostamento del corteo prima in piazza Italia e poi il blocco del traffico sull’asse attrezzato per l’occupazione del ponte, una situazione che la Polizia municipale ha gestito con la Polizia stradale e l’Anas. Ovviamente piazza Italia ha vissuto momenti difficili, con lunghe colonne di auto che, non potendo salire sull’asse, si sono ritrovati a fare un carosello attorno al grande rondò tra Provincia e Comune per rientrare in corso Vittorio Emanuele. Ma ad aggravare ulteriormente la situazione è stato il temporale che ha colpito la città nella tarda mattinata e sino alle 16 circa: il forte acquazzone ha colpito prima la zona dei colli, dove, sotto la spinta dell’acqua caduta in modo violento, sono saltati i tombini in via Rigopiano, via Arapietra, via del Santuario e via Prati. Subito sono entrate in azione le squadre della Protezione civile con il dirigente Amedeo D’Aurelio, due team del servizio verde, due del servizio manutenzione, guidate dal dirigente Pierpaolo Pescara, altri agenti della Polizia municipale, tre squadre della Attiva e i volontari della Misericordia. Le squadre del verde, della manutenzione e di Attiva, hanno provveduto a ripristinare le condizioni di sicurezza dove erano saltati i tombini, e, al tempo stesso, ad aprire momentaneamente i chiusini dove invece si sono registrati temporanei allagamenti, come in via Celommi, viale Pepe-via Marconi, e stranamente in piazza Santo Spirito, in pieno centro. Ha retto la condotta di via Di Sotto e anche il manto d’asfalto ripristinato la scorsa settimana all’altezza della sede della Circoscrizione Colli, ha retto il sottopasso di Fontanelle, dove i lavori di rifacimento delle pompe di sollevamento, appena due mesi fa, hanno garantito il funzionamento della rete. Ovviamente il punto più critico – ha proseguito l’assessore alla Protezione civile – è stato l’incrocio tra via Marconi e viale Pepe, dinanzi all’azienda Di Bartolomeo: lo scorso inverno è stata attivata la pompa di Fosso Vallelunga rimasta spenta per anni, e quella condotta oggi monitorata dai dipendenti dell’Aca ha comunque agevolato il deflusso dell’acqua, ma per garantirne il perfetto funzionamento dovremo ancora completare le opere, con la realizzazione di un’ulteriore condotta sul lato monte di via Marconi. Intorno alle 14.30 sul posto abbiamo dirottato due autopompe della Misericordia, una giunta addirittura da Scafa, che hanno provveduto ad aspirare l’acqua in eccesso ripristinando la praticabilità della strada che per un’ora circa è stata chiusa al traffico e transennata per evitare che il passaggio delle auto potesse provocare l’onda anomala all’interno dei negozi della via. Normalizzata la situazione, una delle due autopompe della Misericordia si è spostata in via Nazionale Adriatica nord, all’altezza del centro commerciale Globo, e quindi all’incrocio tra via Solferino e viale Kennedy, risolvendo i momentanei disagi. Problemi sono stati registrati, seppur per brevi momenti, in via Socrate, via dei Peligni, via Gabriele D’Annunzio, via Tavo e via Osento, strade che con l’assessore ai Lavori pubblici Del Trecco sottoporremo a delle verifiche per accertare l’entità del problema. L’ultima criticità segnalata ha interessato via Fenaroli dove siamo intervenuti con un autospurgo della Attiva per liberare delle condotte ostruite che non consentivano il deflusso dell’acqua. Intanto alle 16 la marineria ha revocato il blocco dell’asse attrezzato e la viabilità è tornata a normalizzarsi in pochi minuti, grazie anche alla fine del nubifragio. Già venerdì effettueremo un vertice per verificare il funzionamento della macchina della Protezione civile”.
Le critiche di Lega Nord: “Disarmante inerzia della polizia municipale”. Durissime le critiche rivolte dal gruppo pescarese della Lega Nord a coloro preposti alla gestione del traffico e dell’ordine pubblico, finito in tilt nella giornata di ieri. In una nota i leghisti affermano: “contrariamente a quanto abbiamo letto su molte testate giornalistiche, la manifestazione di ieri mette in evidenza la disarmante inerzia della Polizia Municipale, del Sindaco e di tutti gli altri organi preposti alla gestione dell’ordine pubblico che non sono riusciti ad evitare fortissimi disagi ai cittadini in un’ora di punta come l’uscita dalle scuole, la protesta era iniziata alle ore 9,30 !!! Strade strategiche per far defluire il traffico, come ad esempio il Lungomare all’altezza di Via Puccini, bloccato da due cavalletti di ferro, una lunga rete da pesca e 5 persone….bastavano 2 vigili a far rimuovere quei ridicoli ingombri….invece no, loro erano in prossimità di alcune rotatorie a guardare inermi il traffico congestionato. L’Asse attrezzato poi, bloccato in tutte le sue vie di accesso da non più di 40 persone! Ed i poveri cittadini pescaresi catturati in questa rete di incapacità in un orario di punta, con i figli da riprendere a scuola sotto una pioggia torrenziale! In città come Roma e Milano riescono a gestire oceaniche manifestazioni senza creare pesanti conseguenze ai cittadini, appare gravissimo che a Pescara si sia arrivato a conseguenze così disastrose a causa di una cinquantina di pescatori. In uno Stato civile di diritto, la garanzia del libero manifestare e della tutela delle inviolabili quotidianità del cittadino, sono appannaggio esclusivo delle forze preposte all’ordine pubblico: Sindaco, Polizia Municipale, forze di Polizia. Un ‘Amministrazione incapace di proteggere e gestire tanto i diritti dei manifestanti quanto quella dei cittadini è un’amministrazione: assente, inutile e fine a se stessa”.