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Pescara, denuncia internazionale per le statue scomparse dal ponte d’Annunzio

Pescara. Quattro statute di inizio ‘900 sparite dal ponte D’Annunzio: la denuncia internazionale arriva dopo 70 anni, nella speranza che non siano state fuse.

E’ il Comitato  Pescaratutela/Selfie, presieduto dallo storico Licio Di Biase, ad aver inoltrato ai Carabinieri della stazione di viale D’Annunzio, una denuncia internazionale per la sottrazione delle 4 statue allegoriche dell’artista Nicola D’Antino che ornavano il Ponte Littorio, l’attuale ponte D’Annunzio che oltrepassa il fiume Pescara accanto al palazzo del Municipio.

A realizzarle nel 1935 fu Nicola D’Antino, lo stesso autore della fontana Luminosa de L’Aquila, oltre che di due delle statue che adornano il Foro Italico a Roma e di tante altre sculture. Dopo l’inaugurazione  avvenuta il 14 agosto 1933 e  progettato dal noto architetto Cesare Bazzani, si decise di decorare il ponte Littorio: si pensò a 4 Aquile, che vennero collocate su alti piloni, ma soprattutto si diede incarico a D’Antino per  una cifra di 130mila lire di realizzare 4 sculture in bronzo, da consegnare entro il 14 agosto 1935. I tempi furono rispettati e nel mese di Agosto vennero consegnate le quattro statue in bronzo, raffigurazioni di nudo femminile di natura allegorica, che rappresentavano la pastorizia, la pesca, l’agricoltura e l’industria. Quattro elementi che caratterizzano alcuni aspetti della regione Abruzzo.

Come denunciato da PescaraTutela/Selfie, le sculture scomparvero, durante la seconda guerra mondiale,  poco prima che i tedeschi in ritirata facessero saltare il ponte littorio e per anni si è sostenuta la tesi che le statue fossero state fuse per riutilizzare il bronzo.

“Ma può esserci ancora una seppur minima speranza”, spiega una nota del Comitato, “che  possano essere state collocate in qualche amena località dell’Europa e in particolare della Germania, dove spesso vengono rinvenute opere d’arte rastrellate dai tedeschi in giro per l’Europa”. E allora, alla luce delle celebrazioni del cinquantennale della morte di D’Antino, “PescaraTutela/Selfie ha ritenuto che questo fosse il momento più significativo per produrre una denuncia di sottrazione delle quattro statue attivando, così, una ricerca internazionale dagli esiti incerti, ma non privi di speranza”.