Il caso, di cui si sono occupati i militari dell’Arma, ha preso il via pochi giorni prima di Pasqua, quando una delle due bambine, quella di 10 anni, ha raccontato alla madre delle attenzioni ricevute da un anziano vicino di casa. La bambina ha raccontato che l’uomo l’ha invitata ad entrare nel garage mentre stava giocando in strada, per poi farla accomodare sul letto dove lui solitamente riposava. Poi, continua il racconto, il vicino di casa ha cominciato a toccarla e palpeggiarla nelle parti intime e sugli organi genitali, baciandola sulla bocca e in altre parti del corpo.
Immediatamente la madre si è rivolta all’anziano, accusandolo di quanto raccontato dalla bambina. L’uomo non ha negato, anzi si è scusato per l’accaduto. La madre donna ha quindi deciso di denunciare tutto ai Carabinieri ma prima di raggiungere la caserma ha parlato di questo episodio anche con la moglie dell’anziano. Ed è stata proprio lei anche ad invitarla a rivolgersi alle forze dell’ordine.
Un ruolo fondamentale, a questo punto della vicenda, lo ha ricoperto proprio la moglie del settantenne. Dopo aver saputo delle attenzioni morbose riservate dal marito alla bimba di 10 anni, la donna ha contattato un’altra coppia di coniugi che vive nelle vicinanze, con una figlia di 7 anni. Ha chiesto di sapere se anche la loro bimba fosse stata oggetto delle stesse attenzioni. E l’esito è stato, purtroppo, positivo. Poco dopo i genitori della seconda bambina hanno presentato una denuncia ai Carabinieri, la seconda nei confronti del 70enne.
I militari hanno svolto, quindi, una serie di accertamenti e hanno anche interrogato le bambine, assistite da psicologi, e il quadro accusatorio è stato confermato.
L’arresto è stato eseguito in un comune della provincia di Teramo, dove i familiari dell’anziano lo avevano “sistemato” una volta venuti a conoscenza dell’accaduto, per poi trasferirlo nel carcere di Pescara, a disposizione dei Magistrati in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Il commento di Marco Forconi, Forza Nuova. L’arresto dell’anziano, che ha molestato ed ammesso d’averlo fatto due bambine, avviene proprio nella giornata mondiale contro la pedofilia. Una macabra coincidenza che accresce rabbia e dolore e che ci porta, drasticamente, a riflettere su questo aberrante e silenzioso fenomeno, purtroppo in crescita. Come movimento vicino ai sacri valori della famiglia ed al rispetto della vita umana, condanniamo con fermezza questo gravissimo episodio e chiediamo il massimo della pena prevista dal codice penale, senza attenuanti, nemmeno quelle dovute all’età. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, ci vedremmo costretti ad agire secondo i modi ed i tempi più opportuni affinchè questo mostro sia tolto dalla circolazione.