Cepagatti. Un accertamento dell’Agenzia delle entrate nei confronti di A.D.M, 46enne, artigiano di Cepagatti, ha determinato che il suo cavallo iscritto all’Unire (Unione nazionale incremento razze equine) produce un reddito prossimo a quello di un possessore di yacht. “Le somme che portano all’elevazione del reddito riferibili al possesso dell’equino – spiega il proprietario – sono pari a 18mila euro nel 2006 e 38mila nel 2007, come avessi uno yacht.
Somme che non trovano riscontro visto che il mantenimento del mio Pratolino (nome del cavallo) costa meno di un pacchetto di sigarette al giorno”. L’animale, 7 anni di vita, fu acquistato dal proprietario per 3mila euro all’età’ di 4 anni ed era già iscritto all’Unire. Vive in un terreno a Cepagatti che il proprietario ha acquistato con l’introitazione derivata dal riscatto di polizze assicurative. “Non capisco perché questa unica passione della mia vita, visto che non ha mai partecipato a una gara e vive come fosse un cagnolino da compagnia, debba produrre un reddito così elevato, visto che per tenerlo in addestramento per un anno in un centro specializzato ho speso solo 3600 euro”. E’ amareggiato l’artigiano che promette di volere andare fino in fondo alla questione: “Pratolino e’ il sogno della mia vita, lo guardo in lontananza e mi si stringe il cuore al solo pensiero di dovermene separare. A questo punto per pagare gli importi dell’accertamento dovrò vendere tutto ciò che con la vita da artigiano ho guadagnato, ma il cavallo lo porterò nell’appartamento dove vivo e mai lo cederò al fisco perché – conclude il proprietario – e’ una questione di amore per gli animali”.