Il progetto e il relativo Accordo di programma sembrano risalireo al 2007, come ha ricordato brevemente l’assessore Antonelli, e prevedevano, oltre all’intervento privato con la realizzazione della torre, l’esecuzione di opere pubbliche per un valore pari a 300mila euro. Ma poi le carte in tavola sono nuovamente cambiate e l’amministrazione è di nuovo scesa in campo cercando di rimodulare il tutto. Ecco che è entrata in scena l’attuale ditta privata, tanto da consentire che quei 300mila euro stanziati venissero rispalmati: 150mila euro verranno utilizzati per la riqualificazione del Mercato coperto di via dei Bastioni, con interventi di manutenzione straordinaria che verranno individuati con l’assessore delegato Cardelli; 150mila euro verranno impiegati per la riqualificazione delle strade tutt’attorno al mercato, come via Orazio e la stessa via dei Bastioni, o meglio del canale di accesso e collegamento tra via Gabriele D’Annunzio e l’uscita del futuro Ponte Nuovo, con il miglioramento della viabilità, la realizzazione di una rete di piste ciclabili e il rifacimento del marciapiede in betonella. “Sicuramente occorre dire – ha precisato Antonelli – che quello in esame non è senza dubbio uno dei migliori accordi di programma sottoscritti dal Comune visto che l’interesse pubblico, che ammonta ad appena 300mila euro, è del tutto irrilevante, ma purtroppo quando abbiamo preso in mano le carte c’erano già dei contratti in essere che non era possibile modificare, dunque abbiamo solo potuto ottimizzare l’utilizzo delle risorse destinate al pubblico. Un accordo in cui inizialmente era stata concessa al privato, per un errore di calcolo, una volumetria pari a 19mila 800 metri cubi, poi gli Uffici si resero conto dell’errore e lo stesso Consiglio comunale apportò la correzione facendo scendere la volumetria a 19mila metri cubi”. Se entro trenta giorni a partire da oggi non dovessero pervenire osservazioni sull’intervento, l’amministrazione procederà con la sottoscrizione che verrà poi pubblicato sul Bura per assumere efficacia. L’Accordo non dovrà tornare in Consiglio comunale perché in realtà l’intervento edilizio è lo stesso, non muta alcunché, e il nuovo deposito sembra riguardare esclusivamente la parte pubblica.
Monica Coletti