Pescara. Dopo le truffa sulla ricostruzione post-sisma, bloccata dalla Guardia di Finanza lunedì, la Giunta comune di Torre dé Passeri passa alla fase difensiva. Il Comune risulta, infatti, essere parte offesa nella vicenda, dato il ruolo chiave svolto da Paolo Artidi, capo dell’Ufficio tecnico del Comune, svolto ai danni dell’amministrazione, e ha incaricato oggi un rappresentante legale per seguire gli esiti e tutelare gli interessi dell’Ente.
Lunedì la Guardia di Finanza di Pescara aveva tratto in arresto i sette autori di una truffa sulla ricostruzione post-sisma consumata nel Comune di Torre de Passeri. A capo della rete c’è il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torre dè Passeri, Paolo Arditi, nonché capo dell’Ufficio Sisma dello stesso Comune, insieme a due privati progettisti, uno dei quali è il figlio dell’Arditi, che, attraverso la propria attività professionale, hanno attestato false ristrutturazioni e gonfiato fatture per 450 mila euro, sottraendo così risorse pubbliche destinate proprio alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009. In manette anche i titolari delle ditte ristrutturatrici coinvolte. Tutti finiti agli arresti domiciliari, in attesa di essere interrogate martedì prossimo dal gip del tribunale di Pescara, Guido Campli.
Ed è di oggi la nota della Giunta comunale di Torre che comunica la presa di posizione difensiva a tutela di quella che si definisce “parte offesa” dall’operato di Paolo Arditi. “In merito ai recenti fatti che hanno visto il Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune indagato per fatti e comportamenti inerenti la sua funzione e che vedono l’Amministrazione Comunale come parte offesa”, si legge, “la Giunta, avendo piena fiducia nella Magistratura, attende, per assumere ogni iniziativa di tutela, che la stessa possa concludere rapidamente l’indagine preliminare ed adottare le conseguenti determinazioni. Alla luce di dette determinazioni, la Giunta Comunale valuterà le modalità di attivazione per la tutela degli interessi della Pubblica Amministrazione, avendo già dato incarico ad un legale di seguire, per quanto di necessità e/o di sola utilità, le attività di indagine, tutelando già in questa sede i predetti interessi della Pubblica Amministrazione, quale parte offesa”.
Daniele Galli