Usura, prestava soldi con interessi al 120%. Arrestato imprenditore di Cepagatti

usuraCepagatti. Prestiti di denaro con interessi usurai fino al 120%. E’ quanto hanno scoperto i finanziari del nucleo di polizia tributaria di Pescara, guidati dal colonnello Mauro Odorisio, che hanno arrestato un 70enne di Cepagatti, che in più circostanze avrebbe prestato del denaro applicando interessi vertiginosi. L’uomo è stato arrestato mentre stava intascando del denaro da uno dei suoi debitori.

Secondo quando accertato dalle fiamme gialle, l’uomo a fronte di un prestito di 15mila euro, ne richiedeva 13mila di interessi, oltre al rimborso della cosiddetta quota capitale l’arresto dell’uomo è stato convalidato dal tribunale di Pescara, che poi ha disposto la misura cautelare delle detenzione ai domiciliari.

L’arrestato è il gestore di un locale da ballo e responsabile di una agenzia immobiliare. Possiede due auto di lusso. A denunciare l’uomo alla Guardia di finanza sono stati due uomini di Spoltore, padre e figlio, che a giugno 2009 gli si rivolsero per un prestito da 15mila euro, divisi in tre tranche. Il presunto usuraio avrebbe trattenuto subito 500 euro e in vista della restituzione del capitale avrebbe chiesto degli assegni bancari dello stesso importo a garanzia oltre a 500 euro al mese fino alla restituzione della somma iniziale. Tra settembre 2009 e novembre 2010 l’anziano avrebbe preteso 13mila euro solo a titolo di interessi più tremila euro per i soli mesi di dicembre 2010 e gennaio 2011.
Le Fiamme gialle hanno trovato, durante le perquisizioni, molti titoli di credito, 42mila euro, tremila dollari e un tirapugni, per cui il settantenne e’ stato denunciato per detenzione di oggetti atti ad offendere. Le vittime dell’uomo sarebbero state intimidite e avrebbero subito violenza, fino ad arrivare ad un’aggressione fisica, commissionata a un energumeno. Il pm che si è occupato del caso è Giampiero Di Florio e il gip è Gianluca Sarandrea. Il colonnello della guardia di finanza, Maurizio Favia, ha sottolineato come siano necessarie la fiducia e la collaborazione dei cittadini, in casi come questo.

 

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