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Pescara risponde all’appello de Le Iene: strisce blu irregolari

Pescara. La prima puntata del 2011 de ‘Le Iene’, il famosissimo programma televisivo di Italia 1, rischia di scuotere le sedie di sindaci e assessori alla mobilità di tutto il Paese. Un servizio di Matteo Viviani, basandosi sul Codice della strada, sostiene che la quasi totalità di parcheggi a pagamento sparse sulle strade di ogni città siano illegali. Un giro per la zone nevralgiche di Pescara evidenzia quale sarebbero le strisce blu da cancellare nel capoluogo adriatico.

La forza delle Iene risiede nella capacità di portare alla luce le irregolarità che ci passano sotto il naso ogni giorno senza che riuscissimo ad accorgercene. E’ quello che ha fatto Matteo Viviani, uno dei componenti della ‘squadra in nero’ di Mediaset che sfogliando semplicemente il Codice della strada ha scoperto un articolo riguardante le cosiddette ‘strisce blu’, ovvero gli stalli di sosta a pagamento diffuse in tutti i Comuni di media e piccola dimensione. L’articolo 7 comma 6 dice: “Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata e comunque in modo tale che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”.

Come spiegano tre avvocati intervistati nel corso del servizio andato in onda in diretta mercoledì sera e in replica ieri in seconda serata, è irregolare installare parcheggi a pagamento all’interno della carreggiata, “ovvero la parte di strada compresa tra un marciapiede e l’altro”, a meno che questi non siano appositamente delimitati da una porzione apposita di marciapiede. E’ bene specificare che non è irregolare creare parcheggi nella carreggiata, è irregolare crearvi parcheggi a pagamento.

Viviani è andato a rendere conto della vicenda a Letizia Moratti, sindaco della città Meneghina, la quale si è riservata di approfondire la vicenda. Un cavillo ben poco nascosto che, se trovasse conferma, innescherebbe un putiferio e grattacapi enormi per tutti i sindaci e gli assessori alla mobilità d’Italia; come dice la iena Viviani: non si dovrebbe più pagare per parcheggiare e ogni multa subita a causa delle strisce blu potrebbe finire in ricorso. Un provvedimento che farebbe tremare trasversalmente le sedie di amministrazioni di destra, sinistra, passato e presente, senza distinzione fra gestioni pubbliche o affidate a società e cooperative private.

Ma facendo un giro per le zone nevralgiche per il traffico di Pescara abbiamo trovato vari parcheggi a pagamento che rientrerebbero in questo caso di irregolarità. Le nostre foto vi fanno vedere le strisce blu “abusive” a Porta Nuova, in via dei Bastioni e in via Lucio Valerio, attorno al mercato coperto e vicino alla cattedrale di San Cetteo; ancora, via Rieti, di fronte alla sede della Asl; spostandosi verso il centro c’è la lunghissima e centralissima Via Firenze e il suo prosieguo su via Cesare Battisti, e alle spalle di piazza Salotto ci sono via Carducci e via Parini. Tutti parcheggi tracciati di blu lungo il marciapiede, parallelamente o a spina di pesce, ma sempre dentro la carreggiata e senza alcuna delimitazione fisica particolare. L’apoteosi si raggiunge in via del Concilio, accanto del Palazzo della Provincia, dove l’intera area adibita a parcheggio , ai bordi di entrambi i marciapiedi e addirittura al centro della larga strada, dove due file di macchine parcheggiate sotto tariffa la dividono a metà.

 

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Daniele Galli