La vittima è un imprenditore marchigiano di circa 40 anni che, fermo in strada a bordo della sua auto, è stato improvvisamente avvicinato da una seconda vettura. A bordo due persone, che con la scusa di un’informazione hanno distratto l’uomo. Improvvisamente da una siepe sono spuntati gli altri quattro complici che hanno minacciato la vittima con dei coltelli chiedendogli del denaro. I sei, in parte italiani e in parte sudamericani, hanno rubato all’uomo il portafoglio: al suo interno solo 30 euro e delle carte bancomat.
A quel punto tre degli aggressori sono saliti sull’auto dell’imprenditore, mentre la vittima è stata spinta a bordo della sua macchina dagli altri malviventi. Le due vetture si sono poi dirette verso Montesilvano, fino a corso Umberto, dove l’imprenditore è stato obbligato a fornire il codice pin e le carte di credito per permettere ai malviventi di ritirare 120euro in due diversi sportelli bancari.
Dopo il sequestro e la rapina, l’imprenditore è stato anche aggredito. Le due auto infatti sono tornate a Città Sant’Angelo e, una volta fuori, i giovani, armati di spranghe, hanno colpito l’uomo alle gambe e alla schiena per poi lasciarlo a terra e abbandonare la sua auto.