Pescara. Si chiude con una nota negativa, a Pescara, l’IndieRocket Festival: è stata rubata l’opera d’arte appositamente posizionata all’interno del parco ex caserma Di Cocco in occasione della rassegna. Si tratta di una scultura, realizzata dall’abruzzese Luigi Franchi, in arte Zino, a forma di fulmine, di colore giallo, alta tre metri. L’opera ha un valore di circa 15mila euro e sarebbe stata donata al Comune o venduta, per poi destinare il ricavato ad un’associazione.
A portarla via, ieri, due persone, che l’hanno scardinata, mentre gli operai si stavano occupando di smantellare il palco e le altre strutture che hanno ospitato la rassegna musicale. Dopo averla prelevata, danneggiandola, l’hanno sistemata su un’auto e sono fuggiti, ma sono state viste da uno dei collaboratori del Festival, mentre si allontanavano: conoscendo bene l’opera, ha subito riconosciuto la “saetta” gialla sul tettuccio dell’auto, retta dai due occupanti, per cui ha scattato delle foto che questa mattina sono state consegnate ai Carabinieri, allegate alla denuncia di furto.
“Siamo dispiaciuti – dice Federica Angelosante, presidente dell’associazione Indierocket – Il Festival nasce con l’intenzione di avvicinare le persone alla cultura, in particolare quella musicale, e all’arte nel suo complesso. E’ triste, quindi, che accadano episodi di questo genere, quando hai investito tempo e lavoro per realizzare un’opera per uno scopo benefico”. Paolo Visci, direttore artistico del Festival, si dice “stupito” del furto, tanto più che “avevamo pensato di mettere all’asta l’opera per donare il ricavato. Non so se può definirsi una bravata, prosegue, ma comunque è un gesto di inciviltà”.
L’edizione numero 13 dell’IndieRocket Festival si chiude, a Pescara, con un bilancio più che positivo, per i grandi nomi della musica indipendente arrivati in città e per il pubblico che ha riempito il parco ex caserma Di Cocco per tre sere. C’è, però, la nota negativa legata al furto.
L’evento conclusivo sarà domani alla Lampara, con l’esibizione del musicista Hugo Race.
Il musicista, australiano di nascita, ha iniziato la sua carriera con i Birthday Party per poi entrare a far parte dei Bad Seeds ed è stato fondatore dei True Spirits, oltre che collaboratore di Nick Cave, Mick Harvey, La Crus, Nikki Sudden, e tanti altri. Presenta il quarto lavoro, pubblicato insieme ai Fatalists (Antonio Gramentieri, Francesco Giampaoli e Diego Sapignoli dei Sacri Cuori) e realizzato con la partecipazione di Michelangelo Russo e della cantautrice australiana Julitha Ryan.
A conclusione del Festival, le associazioni IndieRocket e Pepe collettivo annunciano i vincitori del contest “Previsioni #irf2016”. Ai partecipanti è stato chiesto di presentare un’opera in grado di investigare le relazioni che intercorrono tra musica, arte e innovazione, nelle accezioni più disparate. Per la Grafica ha vinto Ambra Rupilli; per la Pittura Nate D’Avena; per l’Animazione Marzio Santoro, per la crittura Antonio Succi.