Montesilvano. Nella notte fra il 3 e 4 gennaio, un gruppo di militanti del movimento Forza Nuova ha affisso lungo tutto il perimetro del ghetto di via Ariosto 50 manifesti ed inserito all’interno dei palazzi della zona oltre 300 volantini. “Una pacifica propaganda di persuasione” spiega Marco Forconi in una nota “attuata nei confronti delle centinaia di immigrati, originari soprattutto dell’Africa, affinché lascino il nostro Paese a causa della strisciante e quasi irreversibile crisi economica ed occupazionale italiana. Un’immigrazione, trasformatasi in invasione nel corso di questi ultimi anni, presa colpevolmente sotto gamba sia dalle istituzioni che dalla politica, di destra e di sinistra, e che rischia di degenerare in bombe etniche dagli effetti esponenzialmente devastanti e contagiosi”.
Il volantino non contiene minacce di alcun genere, ma un invito: a lasciare l’Italia, un Paese dove non c’è lavoro e “quando lo trovi ti accorgi di essere sfruttato, sottopagato e che un giorno difficilmente potrai avere la pensione”. Secondo quanto si legge nel manifesto, vivere in Italia per un immigrato non è cosa affatto semplice. “Avverti i tuoi connazionali del pericolo che corrono. Non lasciare che paghino somme enormi per dei viaggi interminabili e spesso mortali. Il tuo Paese ha bisogno di te, delle tue braccia e del tuo cervello”.
Secondo Forconi “l’unico modo per arginare i micidiali flussi migratori è agire in maniera chirurgica, da un lato convincendo gli immigrati a lasciare il suolo nazionale attraverso leggi ad hoc e, contestualmente, colpendo duramente quegli italiani che traggono evidente, subdolo e nauseante profitto dai nuovi schiavi attraverso paghe da fame, lavori disumani ed affitti stellari”.
E conclude: “Forza Nuova non lascerà mai che le proprie città si trasformino in succursali africane e, pertanto, intensificherà queste azioni nei prossimi mesi, estendendole a tutta l’area metropolitana”.
Il commento di Attilio Di Mattia, Consigliere IdV alla Provincia di Pescara. “L’iniziativa di Forza Nuova a Montesilvano ha solo il sapore di propaganda fascista. Archiviamo quella che sembra essere una mediocre iniziativa per guadagnare un po’ di spazio sui media locali e, come amministratori, facciamoci promotori di un patto di convivenza tra i cittadini di Montesilvano e gli extracomunitari. Un patto che prende spunto da una presenza strutturale di stranieri per alcuni aspetti sicuramente difficile da governare, ma che certamente rappresenta un terreno ricco di opportunità per le società che li ospitano. Un patto che deve essere fondato sulla volontà di conciliare il rispetto delle differenze di cultura e di comportamento legittime e positive con il rispetto dei valori comuni e delle leggi italiane. Nessuno sconto per chi compie azioni illegali: che siano italiani, lucrando sugli affitti, o stranieri che se delinquenti devono essere rimandati a casa. Ma, nello stesso tempo, bisogna comprendere la grande opportunità che rappresenta la presenza degli extracomunitari, non solo da un punto di vista di arricchimento culturale, ma anche commerciale. Rappresentano un collegamento con le loro terre di origine; quella manodopera che spesso è carente; intelligenze a disposizione del nostro sistema economico. Politiche del lavoro positive per loro significa avere importanti riflessi per la nostra economia, ormai ferma, che deve trovare spazio nei paesi in via di sviluppo. Io da consigliere provinciale che vive in Europa posso testimoniare che in paesi come l’Austria, dove risiedo, la presenza di extracomunitari ha promosso scambi commerciali con paesi quali Nigeria ed il Ghana, soprattutto per quanto riguarda i tessuti e risorse naturali. Potrei citare molti altri casi virtuosi, ma di certo è anche sul piano commerciale che si deve fondare il patto tra cittadini e stranieri e che si deve giocare la sfida che Montesilvano e l’Abruzzo non possono perdere, ampliando i proprio confini e non chiudendosi a riccio su posizioni protezionistiche ormai fuori dal tempo che stiamo vivendo”.