I controlli hanno riguardato due gestori di macchinette che prevedono vincite in denaro, che sono risultate irregolari. La legge, infatti, prevede che l’uso di tali videogiochi ma che non devono presentare alterazioni, né relativamente alla struttura del contenitore, né del congegno elettronico. L’eventuale irregolarità comporta il sequestro amministrativo nonché l’applicazione di una sanzione pari a 4.000 euro per ciascun apparecchio irregolare. Peraltro, anche il numero di videogiochi presenti in un esercizio è regolato in maniera tale da essere in proporzione alla complessiva superficie del locale. L’indagine delle Fiamme Gialle, invece, ha evidenziato che all’interno di dei locali controllati, vi era un numero di macchinette triplo rispetto a quello consentito, inoltre uno dei due esercizi commerciali, non avendo autorizzazioni come sala bingo o come agenzia di scommesse, non poteva avere in dotazione macchinette che prevedono vincite in denaro. In un caso l’esercente rischia l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro per la mancata esposizione della prescritta documentazione rilasciata dalla autorità di pubblica sicurezza per la raccolta di giochi pubblici sul territorio nazionale. Durante i controlli, infine, sono stati sequestrati 300 euro in monete, contenuti nelle gettoniere degli apparecchi da gioco.