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Pescara ricorda i caduti di Nassirya

Pescara. Come ogni anno, al cospetto del monumento dedicato agli eroi di Nassiriya per mantenerne vivido il ricordo nelle generazioni future, si è ienuta stamane la Cerimonia organizzata in memoria deo 19 membri dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito, tra cui due civili, uccisi in un drammatico attentato in Iraq alle 8.40 del 12 novembre del 2003.

Presenti, nel piazzale accanto al Tribunale, in via Lo Feudo, oltre ai rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, anche il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, Roberto Petri Capo della Segreteria del Ministro della Difesa La Russa, il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase, il Presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca, l’abate generale Don Giuseppe Natoli, gli assessori comunali Eugenio Seccia e Nicola Ricotta, i consiglieri comunali e la consigliera regionale Alessandra Petri. Presenti anche alcune classi dell’Istituto tecnico ‘Aterno’ e dell’Itis ‘Volta’. La cerimonia si è aperta con lo schieramento del Reparto di Formazione e l’ingresso dei Labari e dei Gonfaloni, salutati dal Prefetto di Pescara con la rassegna. Ad accompagnare la cerimonia dell’Alzabandiera è stato il coro della Polizia municipale che ha eseguito l’Inno d’Italia e la canzone del Piave. Subito dopo una studentessa dell’Aterno ha letto una lettera di ricordo indirizzata a tutti i militari italiani impegnati in missione all’estero, per poi lasciare la parola al Prefetto D’Antuono: “I diciannove giovani caduti a Nassiriya sono 19 ‘eroi della pace’, ragazzi che sino al sacrificio più estremo, mantenere viva la loro memoria è molto più che un dovere”, ha dichiarato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel proprio discorso di saluto. “La ricorrenza odierna – ha poi sottolineato il sindaco Mascia – rinnova ogni anno il dolore per la ferita inferta alla nostra nazione il 12 novembre del 2003 quando sono stati uccisi in Iraq 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili, oltre ai venti Carabinieri feriti. L’appuntamento odierno rappresenta per noi tutti l’occasione per tributare ai coraggiosi uomini del nostro contingente in Iraq e ai loro familiari il doveroso riconoscimento delle Istituzioni e della collettività, in termini di gratitudine per il servizio reso alla Patria e di cordoglio per la tragica scomparsa”.
Subito dopo la cerimonia è ripresa con la lettura dei nomi dei 19 italiani uccisi a Nassiriya, ossia i 12 carabinieri. Quindi l’abate generale Don Natoli ha impartito la propria benedizione e il sindaco Albore Mascia e il Prefetto D’Antuono hanno deposto una corona ai piedi del monumento, mentre una studentessa ha lasciato un mazzo di rose rosse per la conclusione della cerimonia, sulle note de Il Silenzio.

Monica Coletti