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Pescara, degrado alla stazione Porta Nuova

 

Pescara. Una grave situazione di degrado urbano e di rischio igienico sanitario si sta verificando nei pressi della rotatoria tra via Lago di Campotosto e via Giustino De Cecco, alle spalle della stazione di Porta Nuova. Da giorni, infatti, si possono notare abbondanti quantità di pane abbandonate nell’aiuola al bordo, oltre che frutti e altri tipi di rifiuti, che attirano sulla balaustra del sovrastante binario ferroviario decine e decine di piccioni e altri animali al suolo, trasformando l’area in un letamaio a cielo aperto.

Basta oltrepassare l’adiacente sottopassaggio e ci si ritrova nella nuovissima stazione di Porta Nuova, dove si stanno ultimando i lavori di modernizzazione. Due passi in più e siamo nel pieno del complesso ‘Il Molino’, il centro commerciale e direzionale di recente realizzazione ad opera del gruppo De Cecco. Di fronte i palazzi ancora ‘imballati’ di Pescara Nuova. A qualche centinaia di metri l’avveniristica sede della Fater e l’Itis A.Volta. Qui, invece, sembra aperta campagna, dove si sparge il pane a terra per le galline che razzolano. Da giorni, chiunque passi in via Lago di Campotosto per dirigersi verso la Tiburtina può notare abbondanti quantità di pane depositate all’interno di varie ceste, di quelle usate proprio dai panettieri, mentre altrettanto pane è sparso al suolo insieme a numerosi frutti, forse prugne, ormai in decomposizione. A notarlo sono state di certo le numerose decine di piccioni che, soprattutto al mattino si appollaiano sulle balaustre che proteggono il binario della stazione, posto proprio al di sopra dell’aiuola in questione. 

E nell’erba alta, viste le ceste, qualcuno ha ben pensato anche di scaricare ordinatamente numerose damigiane e bottiglie d’acqua: pane e acqua non si nega a nessuno, ma l’ingente spreco, probabilmente frutto involontario dello spirito animalista di qualcuno, è innegabile. Restando comunque il fatto che damigiane e bottiglie sono ben chiuse, e non disposte per l’abbeveraggio libero degli animali.

Pian piano, a terra si sta depositando il guano che rilasciano i volatili e altri escrementi, prova del fatto che non solo i piccioni arrivano a banchettare, e il cattivo odore non si è fatto attendere per diffondersi. Una situazione paradossale, visto che tanto si sta impegnando e tanto sta spendendo l’amministrazione comunale per la manutenzione ordinaria delle strade cittadine. Non plus ultra del paradosso è il cartello lasciato dalla Attiva, unitamente ad un’esca anti-ratti, piazzati nel bel mezzo del ‘banchetto’, come testimonia la nostra galleria fotografica.

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Daniele Galli