Montesilvano. Si svolgerà sabato 23 ottobre il secondo corteo contro le violenze dei rom organizzato da Forza Nuova nella città di Montesilvano.
Previsto il ritrovo dei partecipanti alle ore 17,00 in piazza Diaz, per poi procedere, attorno alle 18,00, su via D’Annunzio, immettersi in via Chiarini e terminare sotto le case popolari di via Rimini, definite da Marco Forconi “luogo simbolo ed impietoso di una città dove violenza ed anarchia sono costanti quotidiane”.
L’obiettivo della manifestazione è quello di sensibilizzare i cittadini di Montesilvano e di Pescara a non piegarsi “ad un impero etnico, come quello dei rom, che ha fatto piombare molto spesso l’Abruzzo sulle prime pagine nazionali per eventi di cronaca nera e questo perchè la politica locale, sia di destra che di sinistra, è completamente ostaggio ed asservita ai rom stanziali ed a nulla sono valse le operazioni di ripristino della legalità nei quartieri più a rischio”.
Già da tempo Forza Nuova si batte chiedendo l’applicazione del reato di associazione a delinquere per i rom che sono italiani a tutti gli effetti e, quindi, non soggetti ad alcun provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
A riscontro dell’importanza dell’evento, al corteo parteciperà anche il segretario nazionale del movimento, Roberto Fiore ed una delegazione di cittadini di Alba Adriatica e di altre zone del teramano e del marsicano “a testimonianza del fatto che la problematica rom non è assolutamente circoscritta alla sola provincia pescarese ma assume un contorno praticamente regionalistico”. Non solo. Marco Forconi ha annunciato di aver invitato una delegazione di Alba Adriatica (anche la signora Fadani, la mamma di Emanuele ucciso da due rom fuori da un pub).
“I nazifascisti dell’ex latitante Roberto Fiore” commenta il Collettivo Autonomo Abruzzese per la Rifondazione Comunista “tornano ad insozzare le vie delle città abruzzesi e lo fanno con un corteo da loro definito antirazzista, ma che in realtà nasconde una xenofobia di stampo sarkoziano. Dobbiamo ricordare alle istituzioni che il leader regionale di questo movimento dovrà essere processato per istigazione all’odio razziale? Dobbiamo forse ricordare le incredibili uscite di questo individuo sul negazionismo e sull’olocausto? Dobbiamo forse dimenticare le violenze che ha provocato nella città di Teramo solo pochi mesi fa? E’ fin troppo evidente che i soldatini di Fiore vogliono strumentalizzare un problema così delicato come l’integrazione cavalcando l’onda mediatica degli altri Paesi europei sul problema dell’immigrazione e della sicurezza che sta lentamente rigettando l’Europa in incubi ed orrori che speravamo esserci lasciati alle spalle. L’Abruzzo democratico ed antifascista non può permettere che ogni anno possano svolgersi delle parate militari con tanto di saluti romani e apologia del fascismo e perciò chiediamo a tutte le realtà antirazziste della regione di scendere in piazza il giorno 23 ottobre per dimostrare che i valori della tolleranza e del rispetto fra popoli e culture differenti prevarranno sempre sull’odio e sulle discriminazioni”.