Pescara. Arriva il corso di alta pasticceria all’Istituto Alberghiero, utile a conseguire la qualifica professionale di pasticcere spendibile in ambito nazionale.
Il corso sarà attivato per il triennio 2016-2019 ed è frutto di un protocollo d’intesa tra l’Istituto Alberghiero e la Confederazione Nazionale Pasticcieri Italiani (Con.Pa.It):
si tratta di un progetto pilota che vede l’Ipssar De Cecco come istituto capofila a livello nazionale; i corsi saranno tenuti dagli esperti Conpait, che avranno il compito di formare gli insegnanti, i quali andranno a loro volta ad insegnare all’interno degli istituti alberghieri.
Se n’è parlato questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione, alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia, Antonio Di Marco; la dirigente scolastica dell’IPSSAR, Alessandra Di Pietro; il presidente nazionale della Conpait, Federico Anzellotti; il dirigente della formazione e istruzione della Regione Abruzzo, Carlo Amoroso.
Amoroso è intervenuto in seguito alla proposta, avanzata alla Regione Abruzzo, di inserire tra le qualifiche regionali riconosciute quella di ‘Pasticciere’, finora non contemplata nel repertorio delle qualifiche professionali regionali.
Precisamente, il corso formativo è in ‘Pasticceria e Arte Bianca’: quest’ultima riguarda tutto ciò che si prepara con la farina e che va in forno, dal pane ai dolci; oltre al personale qualificato che formerà i futuri maestri pasticceri, la Conpait metterà a disposizione anche laboratori e attrezzature all’avanguardia:
“Si partirà il prossimo settembre con la formazione-aggiornamento di un gruppo di docenti di Enogastronomia, indirizzo Cucina che, nella seconda parte dell’anno scolastico, a loro volta, curveranno il percorso formativo di una terza classe sull’indirizzo della Pasticceria, con ore di laboratorio specifiche dedicate al tema”, ha specificato la dirigente Di Pietro.
“La Pasticceria è una vera e propria arte, che richiede rilevanti abilità pratico-operative ed elevate competenze specifiche, soprattutto se si tiene conto della ricchezza e della continua evoluzione della figura professionale di riferimento, cui si richiede sempre più di essere garante della qualità delle materie prime e dei prodotti, della salute e del benessere”.
Il progetto, supportato anche dalla Provincia è nato sette anni fa, a seguito dell’accordo Stato-Regioni con cui il Ministero dell’Istruzione ha inserito la qualifica di pasticcere tra le professioni, senza però istituire la classe di concorso per gli insegnanti;
si è quindi inserita la Conpait, che, entrando nelle scuole alberghiere, ha provveduto alla formazione dei docenti.
Nella fattispecie, a Pescara i corsi si terranno nei locali della Camera di Commercio di via Conte di Ruvo, che sono stati attrezzati con tutto l’occorrente tecnologie.
“Abbiamo a disposizione, per il triennio 2016-2019, 120milioni di euro per finanziare l’apertura di 10mila nuove microimprese, dando a ciascuna la disponibilità di 12mila euro a fondo perduto e creando almeno 20mila nuovi posti di lavoro a misura d’uomo”, ha affermato il presidente della Conpait.