“Rifiuti che sono innanzitutto il segno dell’inciviltà delle persone che hanno percorso quel ponte e che, senza alcuna preoccupazione, hanno gettato nella parte sottostante scatole di succhi di frutta, cartacce e bottigliette – ha detto l’assessore D’Ercole -, rifiuti che, tra l’altro, in assenza di quel ‘contenitore’ di griglia sarebbero finiti nel fiume o sulla banchina sottostante con il rischio di colpire qualche passante, oltre alle innumerevoli foglie trascinate dal vento e le tante cartacce”. Stamane sul posto i dipendenti della Attiva hanno effettuato un sopralluogo, su richiesta dell’ufficio tecnico, per verificare la possibilità di rimuovere con gli attrezzi a disposizione della ditta quel pattume, ma la Attiva ha già comunicato di non disporre dei mezzi necessari. Dunque una soluzione sembra mancare, quella soluzione che sarebbe dovuta essere pensata a monte, nella fase di progettazione della struttura, ma che evidentemente è stata sorvolata, facendo così passare in secondo piano la manutenzione delle opere realizzate.
Ma gli uffici tecnici per provvedere all’immagine della città sono pronti a studiare un piano operativo insieme all’impresa che ha realizzato l’opera e che comunque ha la competenza della sua manutenzione gratis per i primi due anni. “Poi, sempre con la stessa impresa, dovremo trovare una soluzione per impedire il ripetersi di tale fenomeno: un’ipotesi potrebbe essere quella di sistemare una ‘scossalina’, ossia una lastra di metallo o di laterizio per chiudere definitivamente il buco esistente tra la parte in calcestruzzo e quella in metallo, da dove oggi filtrano i rifiuti per depositarsi all’interno della gabbia. La realtà – ha proseguito l’assessore D’Ercole – è che ci troviamo dinanzi a un problema di manutenzione assolutamente imprevisto da progettisti e realizzatori del Ponte del Mare, che non potrà ricadere ora sulle spalle dei cittadini, e che pure dovremo risolvere in fretta, prima del terzo collaudo fissato per il prossimo 27 settembre”.
Monica Coletti