Pescara. Al via, come annunciato, lo sciopero della fame da parte degli ex interinali Attiva, in presidio permanente davanti al Comune di Pescara ormai da circa tre mesi. Sette i manifestanti che, alle 16 di oggi, hanno attuato la protesta, che andrà avanti “ad oltranza, fino alla risoluzione del problema o fino all’esaurimento delle forze”.
Il modello individuato per lo sciopero della fame è quello dei Radicali: tre cappuccini al giorno, solo liquidi e bevande zuccherate. I lavoratori chiedono la stabilizzazione dopo otto anni di lavoro interinale per la società municipalizzata che si occupa della pulizia e della raccolta dei rifiuti.
“Andremo avanti ad oltranza fino all’esaurimento delle forze o fino alla risoluzione del problema – spiega Manolo Da Silva, portavoce degli interinali – che vuol dire un gesto del sindaco, il quale potrebbe firmare volontariamente la conciliazione, ma sappiamo che questo non avverrà, o un parere favorevole del Ministero rispetto alla conciliazione, strada migliore non solo per noi, ma per gli 80 mila precari della pubblica amministrazione in Italia”.