Pescara, soldi finti e striscioni contro il contributo scolastico volontario

Pescara. Anche a Pescara come in tutta Italia, prosegue la battaglia del Blocco Studentesco contro il ‘contributo volontario’, versamento a carattere ufficialmente volontario ma sostanzialmente obbligatorio richiesto dagli Istituti scolastici superiori ai propri iscritti.

Nella notte i militanti di Blocco Studentesco Pescara d’innanzi l’edificio della Provincia hanno affisso uno striscione recitante : ‘Non farti fregare, il contributo volontario non pagare’, seguito da decine di banconote e monete finte, per indicare provocatoriamente gli unici soldi che dovrebbero essere destinati a questa subdola tassa.

“Quest’azione – afferma Alfredo Mangia, responsabile Pescarese del Blocco Studentesco- è una chiara forma di dissenso contro questa subdola imposta e contro le istituzioni che non fanno nulla per chiarire il vero significato del ‘contributo volontario’. Noi ripetiamo come già espresso nelle circolari del MIUR, che nessuna imposta aggiuntiva può essere richiesta dalla scuola alle famiglie, ed è per di più assurdo che in molte scuole si continui a mascherare il contributo come iscrizione necessaria all’anno successivo, ingannando così di fatto gli studenti e le famiglie. Come Blocco Studentesco ci opporremo sempre a queste infide manovre e pretendiamo chiarezza da parte delle istituzioni a tutela degli studenti.”

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