Pescara. Attivazione di uno scambio di informazioni tra enti per garantire la sicurezza dei cantieri del Comune di Pescara, individuazione della figura del ‘tutor’ della formazione, rivolta soprattutto agli operai e nomina di direttori dei lavori e responsabili della sicurezza capaci di garantire la propria presenza, ventiquattro ore su ventiquattro, sul cantiere. Sono questi alcuni dei punti principali del nuovo Protocollo d’intesa approvato dalla giunta comunale e sottoscritto questa mattina con la Direzione provinciale del Lavoro e con la Asl di Pescara, un Protocollo che, attraverso l’adozione di alcune misure concrete mira a garantire la tutela dei lavoratori contro ogni forma di irregolarità.
“Obiettivo del documento” ha sottolineato l’assessore Alfredo D’Ercole “è individuare il modo più efficace per combattere il lavoro irregolare nei cantieri del Comune di Pescara, una lotta che si basa su tre mosse fondamentali: prevenzione, sicurezza e legalità”.
Punto chiave del Protocollo sarà lo scambio di informazioni tra i tre soggetti coinvolti, ossia Comune, Asl e Direzione provinciale del lavoro, uno scambio di informazioni che va al di là delle previsioni normative, ma piuttosto punta a istituzionalizzare la ‘concertazione preventiva’ che parte dalla cultura della sicurezza, perché, come ha specificato lo stesso D’Ercole “non basta fare repressione a posteriori, ma occorre innanzitutto la prevenzione. In tal senso punteremo sulla concertazione preventiva con le imprese aggiudicatarie degli appalti per giungere alla piena affermazione dei diritti dei lavoratori, favorendo la sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze sindacali prima della consegna dei lavori stessi”. Da qui anche l’intenzione di introdurre una nuova figura, quella del ‘tutor di cantiere’, ossia un soggetto garante dello scambio di informazioni che abbia le funzioni di affiancamento e assistenza formativa alle maestranze che operano all’interno dei programmi costruttivi delle singole opere edili. “Spesso purtroppo” continua l’assessore “le normative parlano in modo incomprensibile per gli stessi lavoratori che invece devono essere i primi a capire il tema della sicurezza. A tal fine la formazione andrà fatta prima dell’inizio e all’interno dei cantieri e le stesse imprese dovranno certificare l’avvenuta formazione dei propri dipendenti circa i rischi connessi con ciascun specifico intervento. Il Comune di Pescara ha già previsto un ulteriore protocollo con l’Ance per elevare la qualità dei cantieri, oltre a un terzo accordo con gli Ordini professionali, probabilmente solo gli architetti, visto che gli altri, invitati ad alcune riunioni, non si sono neanche presentati, forse non sono interessati alla tematica della sicurezza. Il nostro obiettivo è dunque quello di migliorare la qualità dei cantieri pubblici e far sì che diventino un modello per quelli privati.
Non solo. Il protocollo prevede anche la nomina di Direttori dei lavori e responsabili della sicurezza che stiano ogni giorno sul cantiere. “E poi la tutela della dignità dei lavoratori” continua l’assessore. “Alcuni sono sottoposti, prima di raggiungere il cantiere e iniziare il lavoro quotidiano, a viaggi estenuanti; ciò non sarà più possibile, chi viene a Pescara ci dovrà dire dove alloggia prevedendo l’uso di locali sul posto o quantomeno a un raggio di distanza ragionevole. Per tutti i lavoratori è poi ribadito l’uso del cartellino, ossia nel cantiere tutti i presenti devono essere sempre identificabili, norma valida sia per i dipendenti delle imprese, per i subappaltatori e per il noleggio a caldo di lavoratori autonomi. Infine dovrà essere individuata una Commissione congiunta tra i tre enti che una volta l’anno si riunirà per fare il punto della situazione e verificare come migliorare il protocollo. Coloro che sottoscriveranno l’atto dovranno poi dargli attuazione negli avvisi di gara. I cittadini avranno il vantaggio di una selezione a monte delle imprese che potranno aderire solo se saranno in grado di dimostrare la qualità del lavoro svolto. Tra l’altro nel contratto che stipuleremo con ogni singola impresa inseriremo anche la clausola di risoluzione del rapporto di lavoro allorquando la stazione appaltante constati l’impiego di manodopera non in regola con gli obblighi contrattuali”.