Popoli, truffa, insolvenza e bancarotta fraudolenta: arrestate tre persone

carabinieriPopoli. Tre persone sono state arrestate dai carabinieri  di Popoli su disposizione del tribunale, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, insolvenza fraudolenta e bancarotta fraudolenta. Si tratta di due fratelli di origine campana, Armando e Giuseppe Savorra, di 52 e 54 anni, domiciliati rispettivamente a Miramare di Rimini  e Veroli in provincia di Frosinone, e Sandro Casali, 37 anni di Cesena.

 

Attraverso l’ interposizione della società fittizia Edilmec srl, con sede legale a Matera e locali operativi a San Giovanni Marigliano, in provincia di Rimini, i tre avrebbero compiuto delle truffe commerciali ai danni di aziende di varie località italiane. All’interno della Edilmec, che in teoria si occupava di ristrutturazioni, uno dei due fratelli si è fatto assumere mentre l’altro cercava in giro le vittime e il terzo arrestato risultava amministratore unico ma in realtà era una testa di legno. Le indagini a carico dei fratelli Savorra, condotte dai carabinieri di Popoli, sono cominciate a gennaio quando i due hanno tentato un furto ai danni di una ditta di Popoli, la Mdp srl, presso la quale avevano semplicemente depositato della merce acquistata proprio dalla Edilmec. Dopo l’arresto, avvenuto in flagranza, i militari hanno scoperto documenti e titoli contabili riconducibili alla Edilmec e dei fogli contenenti l’organigramma dell’organizzazione truffaldina, con i nomi di battesimo e i compiti di ciascun componente. In base a quanto appurato dai carabinieri la Edilmec ha effettuato ordini di merce nei settori più diversi, dalle escavatrici all’abbigliamento, assicurando il pagamento a 30, 60 o 90 giorni che poi, però, non è mai avvenuto. Le ditte truffate sono 11, e hanno consegnato merce per 200 mila euro mentre altre otto ditte che avrebbero dovuto consegnare merce per 500 mila euro si sono salvate dal raggiro non accettando le modalità di pagamento. Il gruppo sarebbe composto da sette persone ma fino ad ora ne sono state identificate solo 4 di cui una è stata denunciata a piede libero. I due fratelli sono in carcere a Pescara, Casali è ai domiciliari.

 

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