Montesilvano. Ha riguardato i territori di Pescara, Montesilvano, Venezia, e Montenero di Bisaccia, l’operazione che i carabinieri di Montesilvano e del Nucleo Investigativo di Venezia hanno svolto per contrastare il traffico e la detenzione illecita di armi, effettuando tre arresti anche per droga.
In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Venezia, Antonio Liguori, i militari dell’Arma hanno arrestato Francesco Bersano, operaio di 45 anni, nato in Belgio e residente a Montesilvano. A partire da ottobre del 2009 l’uomo avrebbe utilizzato documenti di identità e licenze di porto d’armi abilmente contraffatti per acquistare 13 pistole di grosso calibro, 2 revolver, un fucile a pompa e svariate centinaia di munizioni di vario calibro, che avrebbe poi ceduto a terzi facendosi pagare grosse somme di denaro. Gli acquisti sarebbero avvenuti presso armerie e da privati. Il primo reato sarebbe stato commesso in provincia di Venezia e le indagini sono partite da un controllo effettuato in provincia di Ferrara, a Copparo. Durante le perquisizioni domiciliari eseguite a carico di altre cinque persone indagate nell’ambito della stessa inchiesta sono stati rinvenuti e sequestrati 70 proiettili di vario calibro, illegalmente detenuti, trovati dai militari a Montesilvano, nell’abitazione di una coppia di coniugi incensurati. Individuati anche circa 700 grammi di hascisc, suddivisi in panetti da 100 grammi, due bilancini di precisione e 2.000 euro in contanti: questo materiale era in un’abitazione di Pescara nella disponibilità di Paolo De Flaviis, 32enne, residente a Città Sant’Angelo. Con De Flaviis c’era in casa Massimo Starinieri, 25enne, per cui i due sono stati arrestati in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti. I tre arrestati sono stati rinchiusi in carcere, a Pescara, a disposizione dell’autorità giudiziaria veneziana e pescarese. Sono in corso le indagini per verificare la reale destinazione delle armi acquistate da Bersano e l’identità di tutte le persone alle quali le ha cedute, e per verificare se siano state utilizzate per commettere delitti. All’operazione ha partecipato il personale delle altre compagnie carabinieri territorialmente competenti e del Quinto Nucleo Elicotteri di Falconara Marittima e del Nucleo Cinofili di Chieti.