Il bilancio è di un paio di agenti contusi e di nove tifosi del Pescara arrestati l’accusa di concorso in rapina aggravata. I sostenitori del Delfino erano di ritorno da Reggio Emilia, dove aveva seguito la squadra biancoazzurra impegnata nella gara di andata della semifinale play-off (Prima Divisione).
Le violenze hanno interessato alcune frange dei tifosi al seguito di Lecce, Pescara, e Crotone, provenienti da Cittadella. Secondo una prima ricostruzione, il primo ‘contatto’, quello piu’ violento, tra tifosi e’ avvenuto nell’area di servizio Metauro Ovest, all’altezza di Mondolfo, al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona. Alcuni ultras del Pescara hanno sorpreso quelli del Lecce e li hanno aggrediti a colpi di sassi e bastoni e poi rapinati, fuggendo in direzione sud a bordo di due furgoni ed alcune auto. Qualcuno è riuscito a prendere il numero di targa dei mezzi e ad avvisare la polizia, che ha provveduto a fermarli e ad arrestare nove persone, con l’accusa di concorso in rapina aggravata. Si tratta dei gemelli D.R. e A.R., di 22 anni, M.D., di 29 anni, B.F.,di 32 anni, F I., di 19 anni, L.D., di 27 anni, A.A., di 22, L.P. e M. P, di 20 anni, tutti residenti a Pescara. A bordo dei veicoli, le forze dell’ordine hanno anche rinvenuto alcune pietre, bastoni e cinture che erano stati utilizzati per malmenare i tifosi pugliesi. Sempre nel pesarese, all’interno della stazione di servizio Foglia Sud, si sono confrontati gruppi di sostenitori di Crotone, Lecce e Pescara, che poco prima avevano dato l’assalto anche all’autogrill, portando via generi alimentari per diverse centinaia di euro. Sul posto sono intervenuti due uomini della polizia autostradale, che sono stati aggrediti dagli ultras ed hanno riportato alcune ferite. Terzo ed ultimo contatto in serata, nella stazione di servizio Conero Sud, dove si è scatenata una sassaiola tra tifosi del Lecce e del Pescara, bloccati dal pronto intervento di alcune pattuglie inviate dalla questura di Ancona.