Pescara. Com’è noto Il Comune di Pescara è partner del Progetto “NETCET – Network for the Conservation of Cetaceans and Sea Turtles in the Adriatic”, finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico. Tale partenariato prevede una serie di attività, tra cui la più importante è sensibilizzazione sul tema della tutela e della conservazione di cetacei e tartarughe marine nell’Adriatico.
Lo scorso 8 ottobre, nell’ambito del Progetto NETCET, si è svolto il City Network Workshop organizzato dal Comune di Venezia in qualità di capofila. Dopo i saluti delle autorità presenti e le relazioni sullo stato dell’arte del progetto, il Comune di Pescara, rappresentato dall’Assessore alla Tutela del mondo animale Sandra Santavenere è stato invitato ad intervenire nella sessione dedicata alle “Città e Regioni Adriatiche: la gestione degli spiaggiamenti di cetacei e tartarughe marine” come esempio di buone pratiche e Vincenzo Olivieri, Presidente del Centro Studi Cetacei in qualità di consulente scientifico dell’ Amministrazione comunale di Pescara ha relazionato sul tema “L’esperienza di Pescara: interazione tra Comune, ASL e organizzazioni private per la gestione di tartarughe marine e cetacei”.
“L’esperienza di Pescara è stata considerata un esempio da seguire da parte di tutti i partner del Progetto – dice l’assessore alla Tutela del Mondo Animale Sandra Santavenere – Cuore del progetto è il Centro di Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro”, nato nel dicembre 2014 nei locali a pianterreno dell’ex circoscrizione dei Colli.
Un progetto che vede come Comune capofila Venezia, ma Pescara, grazie a mesi di duro lavoro, per il livello della tecnologia utilizzata e per la struttura che le consente di gestire interventi a 360 gradi nei confronti di tale fauna marina, è diventata il primo centro di riferimento in tutta Italia. Si tratta di un primato che ci riempie di orgoglio, perché a conclusione del progetto ci troviamo di fronte alla necessità di andare oltre, di dargli un seguito.
Un lavoro che ci impegna ogni giorno: da dicembre ad oggi sono decine gli esemplari passati per il Centro, alcuni entrati in condizioni disperate e recuperati dalla competenza e la dedizione sia degli addetti, che dei volontari che vi operano perché ciò accada e grazie alla preziosa collaborazione della Capitaneria di Porto che con il Comandante Enrico Moretti ci sta offrendo un apporto enorme, come il Marina di Pescara. Una rete che apre il centro a visite didattiche con le scuole non solo cittadine e che lo renderà ancora più conosciuto fuori Pescara”.
“Nel corso dell’intervento, molto apprezzato dai partecipanti e dagli organizzatori, sono state evidenziate le sinergie messe in atto negli anni tra CSC e Autorità competenti nell’ambito della gestione degli spiaggiamenti di animali marini protetti al fine di valorizzare al massimo le occasioni che gli interventi sui Cetacei e sulle tartarughe offrono alla ricerca scientifica – aggiunge Vincenzo Olivieri – Grande risalto è stato dato alla realizzazione di uno dei più grandi e moderni Centri di Recupero Tartarughe marine realizzato nell’ambito del Progetto dal Comune di Pescaraavvalendosi della competenza e della esperienza del CSC e alla capacità di valorizzazione museale dei reperti”.