Pescara, sulla carta d’identità arriva la dichiarazione per la donazione degli organi

Pescara. A partire da domattina i maggiorenni che rinnoveranno la carta d’identità cartacea potranno dichiarare se sono favorevoli alla donazione di organi. Qualora fossero interessati, si compilerà un semplice modulo, le informazioni saranno inserite nel registro delle carte d’identità e una copia sarà data ai cittadini.

La notizia è stata ufficializzata durante la conferenza stampa di oggi a cui hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore all’Anagrafe Laura Di Pietro, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, i consiglieri Emilio Longhi, Tiziana Di Giampietro. Alla conferenza parteciperanno anche la dottoressa Rosa Maria Zocaro del Centro Regionale Trapianti Abruzzo e Molise e il dottor Tullio Spina, direttore del Reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Pescara.

“E’ un passaggio di civiltà – afferma il sindaco Marco Alessandrini – i diritti civili sono sempre importanti e questo progetto è di significativo ed alto valore sociale. Questo perché oltre a favorire un grande gesto di altruismo, quello di pensare agli altri in caso di improvvisa dipartita. Un organo donato consente di continuare la vita nella maniera più efficace e solidale possibile”.

“Si tratta di un cammino iniziato da mesi, a cui hanno lavorato gli uffici, l’assessore Sandra Santavenere che mi ha preceduto e che oggi arriva a compimento – così l’assessore Laura Di Pietro – Da domattina, dunque, chiunque rinnoverà la carta d’identità cartacea potrà dichiararsi favorevole alla donazione degli organi, lasciando traccia sia nel registro delle carte che nella banca dati dei trapianti. Si compilerà un semplice modulo, il dato finirà nella banca informatica dei trapianti e la possibilità di renderlo visibile anche sulla carta d’identità e fruibile in caso di bisogno. E’ una scelta di civilità che vede Pescara allinearsi e diverse realtà europee, oltre che nazionali”.

“Un traguardo che coinvolge anche il Consiglio Comunale, la presenza dei consiglieri lo dimostra – aggiunge il Presidente Antonio Blasioli – Il Comune di Pescara è stato apripista di questa linea, che si è completato con l’adozione di una delibera di giunta da parte dell’assessore Sandra Santavenere e che oggi diventa realtà. Impressionante durante il corso di formazione il dato che riguarda l’Abruzzo, dove il 98 per cento dei residenti dei Comuni dove si può donare ha aderito a tale scelta, invece la media nazionale dei Comuni che ha aderito è il 95 per cento. L’auspicio è che questa iniziativa sia da impulso anche ad altre realtà e venga imitata”.

“La nostra città è stata fra le prime ad aderire – aggiunge il dottor Tullio Spina – Pescara da oltre vent’anni ha il maggior indice per la donazione di organi. E’ importante perché abolisce l’incertezza per il familiare di decidere per un’altra persona in um momento drammatico qual è la perdita. Noi medici ci troviamo di fronte alla necessità di chiedere in quei momenti e loro sentono il peso di questa scelta. Se il soggetto ha dichiarato in vita, questo peso viene alleggerito”.
“E’ stata una scelta estremamente importante per tutta la comunità – dice la dottoressa Rosa Maria Zocaro – Io informo la popolazione anche per estendere il messaggio sulla morte encefalica, perché è concetto estraneo alla cultura tradizionale che vede la morte per cessazione del battito del cuore come effettiva. C’è invece anche la morte encefalica che per legge consente di chiedere il consenso alla donazione degli organi ai parenti per il prelievo. In questo momento drammatico tale scelta è di difficile da fare, sapere che in un momento consapevole della sua esistenza la persona che viene a mancare aveva scelto, è di conforto. Si spera che a livello nazionale aumentino gli atti di donazione. Cerchiamo di fare il più possibile informazione”.

“Veder morire un parente è una cosa veramente terribile – conclude Tiziana Di Giampietro – per cui se i cittadini imparano ad essere più aperti a questa scelta, questo gesto sarà di vero altruismo e donare è l’atto più bello da fare anche in un momento triste come quello della morte”.

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