Pescara. Dopo aver tentato di allestire un banchetto abusivo accanto ai mercanti senegalesi dell’area di risulta, ed esserci riuscito anche nella zona ad alta tensione di via Caduti per Servizio, Forconi diventa “sentinella in piedi” e protesta in piazza Salotto contro il mercatino abusivo della stazione.
La prima protesta fu fermata da questura e carabinieri con i blindati e le squadre antisommossa, quando Marco Forconi, “non da coordinatore regionale di Forza Nuova ma come semplice cittadino e libraio che paga le tasse” iniziò la mobilitazione contro il mercatino etnico della stazione, dichiarato abusivo da un’ordinanza del sindaco, con lo sgombero autorizzato da oltre un mese ma ancora non effettuato. Provò a portare un cestino di libri accanto alle bancarelle degli africani, per venderle provocatoriamente in forma abusiva, previa autodenuncia alla questura.
Ci ha riprovato, e ci è riuscito domenica scorsa, spostando la sociale.html” target=”_blank”>lotta anti-abusivismo tra le case popolari di via Caduti per Servizio, a Fontanelle, dove i residenti denunciano da tempo immemore l’occupazione abusiva degli appartamenti popolari da parte di chi poi spaccia, delinque e rende la vita impossibile agli inquilini regolari e onesti. Nuovo fax alla questura ma, stavolta, nessuna repressione, solo la solidarietà di alcune persone (in foto) e dell’associazione ‘Insieme per Fontanelle’ che lo hanno affiancato in una mattinata di “abusivismo culturale contro il degrado sociale”. Da lì Marco Forconi ha deciso di far partire il “tour del cestino rosso abusivo”, quello nel quale carica i volumi che vende nella libreria di famiglia, da sempre all’interno della stazione, e li porta in giro per la città come “l’esercito silenzioso della bellezza e della legalità”.
Ora annuncia la tappa finale: “Domenica 20 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 10.30, mi posizionerò nella centralissima piazza Salotto (piazza della Rinascita per i non pescaresi) – annuncia – per leggere un libro, in piedi, con il corpo rivolto verso il mercato abusivo della stazione”. Annuncio replicato con un terzo fax alla questura e rivolto, via Facebook, a chiunque condivida “la difesa dei principi della coerenza e della legalitá”. “Se sei consapevole che l’inerzia ti rende complice del sistema, ti aspetto con un libro a tema nello stesso giorno, ora e luogo, in assoluta compostezza, formando un quadrato gigante”, scrive Forconi sul social network.
Sarà, quindi, la prima apparizione per Pescare delle “sentinelle in piedi”, forma di protesta già inscenata in diverse città d’Europa, “Una resistenza – si legge sul sito ufficiale del movimento italiano – formata da persone che vegliano su quanto accade nella società denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà. Le Sentinelle vegliano nelle piazze per risvegliare le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico”, rimanendo silenti e dritte, a distanza di due metri l’una dall’altra, leggendo un libro “in segno della formazione permanente di cui tutti abbiamo costantemente bisogno, rivolti nella stessa direzione che è quella di un futuro migliore”. La prima apparizione italiana fu per mettere in discussione il disegno di legge Scalfarotto contro le aggressioni nei confronti di persone con tendenze omosessuali, ritenuto “fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione”, si legge ancora su sentinelleinpiedi.it, e ovunque ha creato situazioni ad alta tensione e contro-proteste di piazza. Il rischio, dunque, è che la protesta di Forconi possa nuovamente essere vietata dalla questura perché rischiosa per l’ordine pubblico, nonchè connotata politicamente dalla sua appartenenza al movimento di estrema destra, Forza Nuova.