Pescara. Una task force di venti uomini svela 50 lavoratori in nero tra le campagne e la riviera pescarese.
Un’attività interforze, che ha operato in più giorni, composta dai carabinierii del NAS e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, insieme a quelli delle Stazioni e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, ha passato al setaccio, per contrastare il fenomeno del lavoro in nero, particolarmente diffuso nelle campagne durante la stagione dei raccolti così come nelle attività delle riviere durante il periodo estivo.
Gli agenti del NIL, durante la verifica ad uno stabilimento balneare, hanno trovato un lavoratore che prestava la propria attività completamente in nero.
Irregolarità sono invece emerse in altri accertamenti condotti che hanno portato alla verifica complessiva di oltre 50 posizioni lavorative che hanno portato all’irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre diecimila euro.
“Il servizio, condotto con l’impiego di oltre 20 militari”, spiega una nota del comandante provinciale dell’Arma, il capitano Claudio Scarponi, “ha avuto lo scopo di tutelare giovani e giovanissimi frequentatori della riviera, ma anche quello di difendere lavoratori a volte sfruttati ed imprenditori onesti, che tra mille difficoltà, lottano ogni giorno contro una lunghissima crisi economica e concorrenti a volte non sempre corretti.”