D’Alessandri ormai da tempo malato, aveva per 30 anni messo al servizio del Comune e della Magistratura Contabile la propria esemplare professionalità, costituendo un insostituibile punto di riferimento per gli amministratori della città. In segno dell’operato illustre, il sindaco Luigi Albore Mascia, gli aveva conferito ad ottobre anche il premio Delfino d’oro, per dimostrare a quanti non lo conoscessero il ruolo prezioso che nel tempo aveva ricoperto.
Il sindaco stamane, appresa la notizia della scomparsa di D’Alessandri, in segno di cordoglio, ha subito contattato il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase per sollecitare il rinvio della seduta del Consiglio comunale, che domani si sarebbe dovuta occupare del bilancio.
Da domani mattina alle 10.00 sarà possibile rendere omaggio alla salma in Comune dove è stata per lui, appositamente allestita, una camera ardente nella sala consiliare.La Camera resterà aperta al pubblico sino alle 15.30; alle 16 il corteo funebre lascerà il Comune e partirà alla volta della chiesa dello Spirito Santo dove verranno celebrati i funerali alla presenza di tutte le Autorità cittadine.
Il cordoglio del Sindaco
“Achille ha svolto per oltre trent’anni la propria attività in quel Palazzo ed è giusto che la nostra amministrazione gli renda tutti gli onori che merita – ha detto il sindaco Albore Mascia -. D’Alessandri, è entrato in Comune nel 1973, come dirigente, cominciando una carriera che lo ha portato a ricoprire le più alte cariche di vicesegretario generale e di Capo di Gabinetto, affiancando nella loro attività ben sette sindaci di Pescara, tra cui Michele De Martis, Piscione, Ciccantelli, Domenico Allegrino, Mario Collevecchio, Carlo Pace, in entrambe le consiliature, e infine D’Alfonso, oltre ai vari commissari come Tranfaglia. Un’attività che ha portato avanti sino al 2006, quando Achille ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Napolitano la nomina di Magistrato della Corte dei Conti, responsabile degli Enti locali. Nella sua attività di Capo di Gabinetto in Comune ha vissuto momenti belli, entusiasmanti. Ma, anche momenti difficili, come il blitz in Comune di un uomo che per un’intera mattinata lo tenne in ostaggio con il sindaco Pace e la sua segretaria, sotto la minaccia di una pistola. Ha sempre saputo svolgere il proprio lavoro con discrezione, attenzione, sempre dietro le quinte, con estrema disponibilità, grande ‘consigliere’ e soprattutto maestro del diritto amministrativo. Achille ha continuato a lavorare sino all’ultimo giorno, infaticabile come sempre, nonostante da circa un anno combattesse contro un brutto male che appena due mesi fa gli aveva portato via la sorella. Un mese fa – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia – è stato ricoverato nel reparto onocologico dell’ospedale civile di Pescara dove, assistito ventiquattro ore su ventiquattro dalla sua famiglia, ha ricevuto ogni cura possibile dai sanitari, affrontando con grande dignità e serenità, come sempre, la sua ultima battaglia, fino a questa mattina quando, lucido sino all’ultimo, ha chiesto personalmente la presenza di un parroco per poter ricevere l’estrema unzione e la comunione, rassicurando lo stesso prelato sulle sue capacità. Ha conservato la propria coscienza sino all’ultimo istante, rassicurando addirittura i familiari sulla propria serenità, finchè ha chiuso gli occhi al mondo. Alla sua famiglia, alla moglie Tonia, ai figli Sabrina e Massimiliano, al nipote Paolo va il cordoglio della città, dell’intero Consiglio comunale, della giunta e mio personale, consapevoli del grande vuoto lasciato da Achille nelle vite di noi tutti”.
Monica Coletti