Pescara. Nuovo caso di adolescenti ribelli. La Polfer pescarese questa mattina è riuscita ad intercettare una 13enne cinese fuggita da Foggia e salita sul primo treno diretto al nord.
I genitori, subito avvertiti della fuga, pare non si fossero neppure accorti della scomparsa della ragazza.
La tredicenne, ha raccontato agli agenti di essersi messa in viaggio dalla Puglia, perché avrebbe parecchi problemi di inserimento sociale. Forse è il caso di dar ragione ad un recente studio, di alcuni ricercatori dell`Università di Cambridge, pubblicato su Nature Genetics, pare infatti che spesso ad essere responsabili delle fughe adolescenziali non siano sempre i genitori: a volte, la colpa è di un ormone che si attiva durante la pubertà, causando il disagio.
La ragazza era partita senza biglietto ed al momento del controllo, in evidente difficoltà aveva chiesto ad un uomo di 40 anni, anche lui cinese, di pagare per lei.
L’uomo, che non viaggiava a fianco alla ragazzina ma si trovava in un’altra cabina, non avrebbe battuto ciglio aiutandola, ma il controllore insospettito non ha tardato ad avvisare la polizia ferroviaria. Alla richiesta di spiegazioni degli agenti la ragazzina si è giustificata dicendo che l’uomo a cui aveva chiesto aiuto era lo zio, seppur dai controlli la versione raccontata non sia emersa. Sono bastate poche centinaia di chilometri per farla tornare subito a casa.
Monica Coletti