Montesilvano, la villetta confiscata ai rom in via Adige finalmente all’Azienda Sociale VIDEO

Montesilvano. Dopo l’occupazione abusiva, la villetta di via Adige confiscata a una famiglia rom è da oggi ufficialmente sotto la gestione dell’Azienda Speciale.

L’immobile confiscato nel 2014 e acquisito al patrimonio comunale diventerà un centro diurno per minori in difficoltà. Dopo la delibera della Giunta relativa alla cessione in comodato d’uso della villetta all’Azienda, il direttore dell’Azienda, Eros Donatelli ha sottoscritto il contratto. Il documento, che ha durata sino ad aprile 2019, prevede che le spese contrattuali e la manutenzione straordinaria restano al Comune, mentre la manutenzione ordinaria è affidata all’Azienda Sociale.

Poche settimane dopo la prima confisca, la famiglia di Ferdinando Spinelli aveva violato i sigilli e si era riappropriata abusivamente  dell’immobile, allacciandosi illecitamente anche alle utenze di luce, gas e acqua, fino al nuovo sgombero forzato dello scorso 12 giugno. L’Azienda ora provvederà ora ad attivare le utenze, a ritinteggiare i muri, rinfrescare l’immobile, composto di 5 vani, e ad arredare la struttura.

«Si conclude così – spiega Il vicesindaco Ottavio De Martinis – una lunga vicenda. Grazie alla collaborazione dei Carabinieri, che hanno consegnato le chiavi circa una settimana fa, la casa è effettivamente entrata nella disposizione del Comune. Con la formalizzazione del contratto l’Azienda eseguirà già nei prossimi giorni tutti gli interventi necessari a rendere il centro diurno perfettamente operativo e accogliere i minori in difficoltà nell’arco di due settimane». Il centro sarà una struttura semiresidenziale rivolta a quei minori in situazioni di disagio. Al suo interno, grazie al lavoro di educatori ed assistenti sociali dell’Azienda verranno condotte attività didattiche, di supporto educativo, ma anche laboratoriali, ludiche e ricreative e che favoriscano la socializzazione. I bambini, circa una quindicina, verranno accolti dall’uscita della scuola, pranzeranno all’interno della struttura e verranno poi impegnati nelle attività didattiche e ludiche fino all’orario di cena, quando torneranno nelle loro abitazioni.

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