Monia Pace, oggi il funerale

feretroPescara. Questo pomeriggio, le campane della Cattedrale di San Cetteo hanno suonato a morte per porgere  l’ultimo saluto alla giovane Monia.
Lei, 16 anni, uccisa martedì da un aneurisma celebrale ha oggi salutato per sempre tutti coloro che l’amavano.

Il feretro è arrivato alle 15.30, ad attenderlo una moltitudine di gente, amici, compagni di classe, conoscenti, tutti lì increduli con il proprio dolore, incapaci di rassegnarsi ad una morte che se l’è portata via così. L’interrogativo ricorrente: “Come si può morire a 16 anni?”. Una frase sentita e ripetuta durante la celebrazione persino dal parroco. Anche lui conosceva molto bene Monia, ne parla come una ragazza vissuta e cresciuta nella sua comunità eucaristica, una ragazza esemplare.folla
Per Monia solo parole di elogio e lacrime difficili da trattenere. Negli occhi dei genitori, straziati dal dolore, nessuna speranza, solo il ricordo della propria bambina; una sofferenza intima, quasi rassegnata, la sofferenza di chi ha perso tutto e si ritrova solo.
In piedi ai 4 angoli del feretro, per tutta la celebrazione, 4 ragazzi, amici di Monia, sono voluti esserle accanto per l’ultima volta, oltre a tante foto raccolte su di un cartellone, ricordo della sua breve esistenza.
uscitaferetroUna cerimonia in cui anche i suoi compagni di classe, hanno voluto salutarla con parole speciali, tante piccole frasi lette a turno da ognuno: Claudia, Giuliano, Chiara, Carlo, Giada, Federica in tutti la stessa malinconia accompagnata al piacevole ricordo di un’amica che nonostante non sia più con loro li seguirà per sempre.
Lentamente si conclude il rito scandito dalla consueta formula. Il feretro viene accompagnato fuori, sollevato e sorretto da braccia forti, ad attenderlo palloncini bianchi e azzurri, lasciati volare in aria quasi a voler liberare nel cielo l’anima della piccola Monia.
Monica Coletti
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