Tocco da Casauria .Sono 160 i dipendenti della Cir di Tocco da Casauria che escono da un anno di cassa integrazione e si avviano a concludere il ciclo di due anni, prima di andare in mobilità: l’unica speranza di mantenere il posto rimane la ripresa della produzione.
E sulla verifica delle condizioni di una rilancio produttivo e per la concessione ai lavoratori di altri sei mesi di Cigs si incentra l’interrogazione inviata dal parlamentare Sel Gianni Melilla ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico:”I sindacati – scrive il deputato pescarese – sottolineano come l’accordo stipulato lo scorso anno con la precedente amministrazione Cir, contemplava la Cigs fino a luglio 2015. Ma la normativa prevede che qualora ci fossero variazioni nella proprietà aziendale, si può ottenere il prolungamento di altri sei mesi di Cigs. E questo è avvenuto in Cir con la cessione di un ramo d’azienda al gruppo metalmeccanico polacco Wielton che ha acquistato il 30 per cento della fabbrica toccolana che si occupa del montaggio e assemblaggio dei pezzi che vengono fabbricati in Polonia e trasportati a Tocco da Casauria da dove escono i semirimorchi come prodotto italiano. Ci sono dunque tutte le premesse almeno per il prolungamento della Cigs fino al 31 gennaio 2016.
“Purtroppo però la società toccolana in accordo preventivo è controllata dal commissario nominato dal presidente del Tribunale di Verona (sede legale di Cir) Roberto Maria Rubini che sinora non ha ancora fatta questa richiesta all’Inps – conclude Melilla – Per i lavoratori dell’ex ex Cir e prima ancora Merker sarebbe una boccata di ossigeno anche in previsione di nuovi programmi produttivi di rilancio di questa importante azienda della Val Pescara.