Pescara. A vent’anni dalla scomparsa di Alex Langer, attivista politico impegnato sul fronte dei diritti umani, l’EcoIstituto Abruzzo organizza un incontro commemorativo che si svolgerà sabato 30 maggio, in un doppio appuntamento mattutino e pomeridiano: alle ore 10:30, a Casa D’Annunzio si darà il via alla proiezione di immagini e filmati volti a presentare, nella sua interezza, i percorsi di vita e le caratteristiche di questo poliedrico uomo di cultura; nel pomeriggio invece, alle ore 16:30, la Sala Petruzzi sarà sede di un convegno prevalentemente incentrato sul contributo ecologico lasciato da Langer.
Si tratta, infatti, dell’uomo simbolo del partito dei Verdi, che sin dal 1985 lo ha voluto come figura rappresentativa del proprio messaggio: divenne anche presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo nel 1994.
Innanzitutto, Langer ebbe la capacità di essere trasversale, ossia era in grado di connettere democraticamente e pacificamente anche fazioni politiche e culturali di diversa operatività: un chiaro esempio è dato dal suo impegno con ‘Lotta Continua’, una formazione extraparlamentare fondata dai giornalisti Adriano Sofri e Mauro Rostagno, insieme al politologo Luigi Bobbio; Langer si è sempre posto come l’anello di congiunzione tra la fazione più estrema del movimento che inneggiava alla lotta armata e l’ala moderata, che intendeva trasformare Lotta Continua in un partito, rientrando nella logica parlamentare.
Questa sua trasversalità è dovuta innanzitutto ad una profonda consapevolezza delle proprie origini: nacque nel 1946, ossia un anno dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale, da padre ebreo con discendenze austriache e madre italiana; Langer era quindi abituato a relazionarsi a pieno con diversi filoni culturali, fermo restando i principi di salvaguardia dei diritti umani ed ecologici nei quali fortemente credeva.
L’esempio più lampante è dato dall’impegno assunto a Srebrenica: portò avanti iniziative di pace finanziandole spesso di tasca propria, recandosi spesso in Jugoslavia; tentò anche di far entrare la Bosnia Erzegovina nell’Unione Europea, per preservarla dalla guerra.
Langer morì suicida il 3 luglio del 1995 e per spiegare le ragioni del suo gesto scrisse “Forse è troppo arduo essere portatori di speranze collettive: troppe le invidie e le gelosie di cui si diventa oggetto, troppo grande il carico di amore per l’umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono, troppa la distanza tra ciò che si proclama e ciò che si riesce a compiere”.
Qui a Pescara, le amiche e gli amici di Alexander Langer hanno deciso di ricordarlo proprio nei luoghi dove lui stesso volle organizzare il primo Convegno Internazionale dei Verdi del 1986, che chiamò a raccolta gli ecologisti di tutta Europa, oltre a diverse testate dell’informazione mondiale, a parlare della città e del suo centro storico, allora fatiscente.
Da quel convegno dal titolo forte ‘La Terra ci è data in prestito dai nostri figli’, ci fu la nascita politica dei Verdi anche in Italia.