Pescara. Il giorno dopo l’interrogatorio davanti al pm, Giovanni Grieco, 42 anni a ottobre, il buttafuori accusato di aver ucciso il pasticciere Giandomenico Orlando, oggi e’ stato ancora di nuovo alle prese con i suoi problemi giudiziari derivanti dai rapporti difficili con la famiglia Orlando.
Questa mattina si e’ infatti tenuta al Tribunale monocratico di Pescara l’udienza che vede imputato Grieco per l’aggressione ai danni di Alessio Orlando, figlio del pasticciere ucciso, risalente all’agosto 2013, la prima di una serie. Il buttafuori non solo avrebbe colpito Alessio Orlando con una serie di pugni al volto e alla testa, ma l’avrebbe anche minacciato di morte dicendogli che gli avrebbe dato fuoco. L’imputato, sempre secondo l’accusa, si sarebbe anche impossessato delle chiavi di casa e della pasticceria della presunta vittima.
Nel corso dell’udienza di oggi sono stati ascoltati due agenti della polizia giudiziaria che hanno confermato che fecero richiesta di misura cautelare per Grieco. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Paolo Marino, ha chiesto l’esame di Grieco. La prossima udienza si terra’ il 26 aprile 2016: in quell’occasione, è prevista la testimonianza della presunta vittima, della sorella, della fidanzata e di un avvocato che avrebbe assistito ai fatti contestati.
Ieri, invece, c’e’ stato l’interrogatorio in relazione all’omicidio di Giandomenico Orlando, davanti al pm del Tribunale di Pescara, Rosangela Di Stefano, che oggi pomeriggio ha nominato un consulente per esaminare il computer, i telefonini e le sim sequestrate a Grieco. Le operazioni peritali prenderanno il via il 26 maggio, alle 10, alla presenza di tutte le parti. Il perito Davide Ortolano, che avra’ a disposizione 60 giorni di tempo, controllera’ anche i siti e la posta elettronica di Grieco. L’indagato e’ rinchiuso nel carcere ‘Castrogno’ di Teramo.