Sulmona. Grazie a una corretta gestione delle pratiche agricole e a un ridotto utilizzo dei trattamenti fitosanitari, è possibile migliorare le condizioni generali del vigneto. La fase agricola, infatti, incide quasi per l’80% sulle emissioni di gas serra dell’intero ciclo produttivo. Anche l’efficienza energetica delle attrezzature meccaniche (trattori e macchinari per la lavorazioni del terreno e per i trattamenti fitosanitari) rappresenta un fattore chiave a cui prestare attenzione, visto che la sua ottimizzazione può favorire una diminuzione delle emissioni per valori compresi fra il 10-20%.
E’ quanto emerge dal progetto ‘Viduso’, ideato nel 2012 dall’azienda agricola Ivan Petrella con la collaborazione del Crivea, centro di ricerca sulla viticoltura ed enologia della Regione Abruzzo, e finanziato dai fondi PSR 2007/2013.
Coinvolte nell’iniziativa anche altre due aziende della Valle Peligna: Az. Agr. Vignale e Az. Agr. Ferrari.
In particolare, sono state applicate le metodologie della vitinicoltura durevole e sostenibile e del Carbon Footprint per quantificare e ridurre le emissioni di gas serra.
I dati raccolti in questa ricerca verranno illustrati nel corso di un convegno, che si svolgerà sabato 23 maggio, alle ore 9.30, nella Sala della Comunità Montana (Via Angeloni, 11 – Sulmona).
Le aziende oggetto dello studio sono state analizzate prendendo in considerazione le linee guida dell’OIV 2008 (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) per quanto riguarda la viticoltura durevole e sostenibile, che racchiude in sé l’ottenimento di prodotti di qualità, la sicurezza dei prodotti e la salute dei consumatori, senza per questo tralasciare una sana ed equilibrata competizione sul mercato globale.
In particolare, il progetto ha focalizzato l’attenzione sulle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: aspetto economico, ambientale e sociale, ed in particolar modo alle emissioni di gas serra che sono la causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici in atto.