Pescara. Il Fatto Quotidiano rincara la dose, dopo le rivelazioni dei giudici popolari, sul processo per la discarica di Bussi: il giornale torna sull’argomento e rivela che la sentenza era nota 15 giorni prima del pronunciamento.
L’esito della sentenza per i 19 dirigenti di Montedison, imputati al processo per la mega discarica di Bussi, era già noto almeno 15 giorni prima della lettura in aula da parte del presidente del collegio giudicante, Camillo Romandini: è quanto riporta l’articolo odierno de Il Fatto Quotidiano che, basandosi sulle dichiarazioni di alcune fonti anonime, torna a parlare della “decisione non serena” da parte dei giudici della giuria popolare e delle presunte irregolarità nello svolgersi del processo in Corte d’Assise.
Il giornale parla di una riunione a Roma il 4 dicembre 2014 dove si sarebbe tenuto un incontro tra le parti civili, sia quelle private che quelle pubbliche, alla presenza dell’avvocatura dello Stato, rappresentata nel processo da Cristina Gerardis. E di una cena durante la quale sarebbe stata diffusa la notizia e la rivelazione.
Dopo l’apertura di un fascicolo d’indagine dal parte del Csm, gli ambientalisti tornano alla carica: il Forum Acqua nazionale (Associazione Acqua Bene Comune) ha inviato stamattina un esposto alla Procura di Campobasso, competente in materia, mentre Legambiente tuona: “Ora piu’ che mai, anche alla luce di questi accadimenti, e’ necessario che venga rapidamente approvata la legge sugli Ecoreati”.
SI ACCELERA: ARRIVA LA COMMISSIONE PARLAMENTARE
La Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali sarà a Pescara il 27 e 28 maggio prossimi per approfondire le vicende legate alla discarica dei veleni di Bussi sul Tirino. Secondo quando si è appreso la commissione presieduta dall’on. Alessandro Bratti aveva già da tempo in calendario la visita, ma dopo le rivelazioni del ‘Fatto’ non si esclude una robusta tornata di audizioni con tutti i potenziali protagonisti del caso.
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite dei rifiuti lunedì prossimo ha in programma l’audizione delle aziende collegate alla vicenda di Bussi, ossia la Edison e la attuale proprietaria del sito industriale, la Solvay. ”Abbiamo già fatto 4 audizioni sul caso Bussi – ha spiegato Bratti (Pd) – e la decisione di venire a Pescara era già stata presa da tempo. Non rifacciamo processi, ma ricostruiamo fatti e cose. Sicuramente la vicenda è sempre stata attenzionata per la sua gravità e per il contenzioso che comporta”. Le rivelazioni del Fatto Quotidiano sulle presunte pressioni sui giudici popolari da parte di componenti togati della Corte d’Assise di Chieti che avrebbero comportato l’assoluzione dei 19 imputati faranno quindi parte del lavoro della Commissione ”riceviamo tante denuncie, ma anche tante chiacchiere. Approfitteremo della presenza per capire meglio di che si tratta”, conferma Bratti.