Pescara. “Finalmente è stato dato un nuovo assetto a piazza Sacro Cuore: questa mattina infatti gli operatori del Comune hanno provveduto a togliere le panchine dalla piazza, lasciando esclusivamente quelle su Corso Umberto”.
Così il Consigliere Comunale, Adele Caroli. “Un’operazione necessaria a evitare il bivacco quotidiano dei clochard e degli extracomunitari, che ogni giorno invadono la piazza incuranti delle più elementari regole di civile convivenza: bottiglie vuote, e spesso in frantumi, ovunque, risse e urla all’ordine del giorno. Una situazione di disagio che i residenti e i commercianti della zona denunciano da tempo: quasi ogni giorno infatti raccolgo le lamentele dei cittadini, che vorrebbero usufruire degli spazi comuni in maniera civile e ordinata. Insieme con l’assessore ai Lavori Pubblici, Alfredo D’Ercole e l’ingegnere del settore, Alessandro Salvati, abbiamo pensato di rimuovere le panchine, luogo di bivacco preferito dei senzatetto e dei delinquenti, e restituire così la piazza Sacro Cuore ai cittadini: alle mamme a spasso con i passeggini, agli anziani e ai ragazzi, a tutti coloro cioè che vogliono ritrovarsi il pomeriggio senza assistere a scene di degrado sociale e spesso di violenza. Alle sette di questa mattina, insieme con il sindaco Luigi Albore Mascia, l’assessore D’Ercole e l’ingegnere Salvati, abbiamo seguito i lavori di rimozione, accolti con favore dai passanti. Nei prossimi giorni penseremo anche a una soluzione per le isole ecologiche, oggi deposito di materassi e buste contenenti indumenti ed effetti personali dei clochard: la proposta avanzata questa mattina consiste nell’installazione di luci puntate proprio sulle isole ecologiche, in modo da evitare che queste vengano trasformate in case ambulanti o depositi. Per restituire, infine, dignità alla piazza è necessario che chi gestisce le aree verdi si occupi effettivamente della pulizia e della manutenzione di questi spazi: è necessario dunque che le convenzioni stipulate con il Comune vengano rispettate”.
“In mattinata – ha aggiunto l‘assessore D’Ercole – abbiamo inviato una nota anche ai titolari dell’Hotel Plaza i quali anni fa avevano stipulato una convenzione con la passata amministrazione comunale di centro-sinistra, impegnandosi a garantire a titolo gratuito la manutenzione ordinaria delle aiuole stesse di piazza Sacro Cuore, 750 metri quadrati complessivi, manutenzione oggi completamente assente che abbiamo chiesto di ripristinare con effetto immediato. Nella stessa convenzione sempre i titolari dell’Hotel si erano impegnati a investire 24mila euro per l’installazione di un sistema di videosorveglianza nella piazza: oggi abbiamo visto le telecamere, ma chiederemo all’Hotel se siano o meno effettivamente funzionanti e soprattutto dove vengano conservate le registrazioni”. “L’iniziativa odierna – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – è sicuramente una sperimentazione: vogliamo ripristinare la serenità e l’ordine pubblico in un’area centrale troppo a lungo abbandonata. Nel frattempo ridisegneremo l’intera zona che vogliamo rivitalizzare, riportandovi le famiglie, i bambini e il passeggio”.
La reazione di Rifondazione Comunista. “La cosa è risultata particolarmente comoda per la consigliera Caroli che pare abiti proprio lì”. Così Maurizio Acerbo, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, ha commentato la decisione di rimuovere le panchine da piazza Sacro Cuore. Assai pungente nelle sue affermazioni, Acerbo ha addirittura immaginato il sindaco Mascia impegnato nella visione di un film sul Klu Klux Klan, che, secondo il consigliere, lo avrebbe convinto della bontà dell’iniziativa. “Cosa c’è di più popolare di questi tempi per raccogliere consensi facili tra i cittadini?” tuona a riguardo. “Nulla più di un millantato pugno di ferro nei confronti di barboni, extracomunitari, alcolisti che fanno cagnara. Peccato che la misura serva soltanto a farli spostare di qualche decina di metri”.
L’intervento non sarebbe, pertanto, la soluzione del degrado in cui versa effettivamente piazza Sacro Cuore. Almeno stando a quanto affermato da Maurizio Acerbo. Soprattutto se si pensa “si tratta dello stesso sindaco che la scorsa estate aveva risolto il problema delle auto che parcheggiano sui marciapiedi con la geniale trovata di trasformarli direttamente in parcheggi. Un’amministrazione comunale dovrebbe garantire la pulizia della piazza e la cura delle aiuole. Dovrebbe preoccuparsi di individuare un luogo di incontro per le badanti che vivono nelle nostre case e usano le piazze per farsi visita e socializzare con le loro connazionali. Dovrebbe dotarsi di operatori di strada che seguano da vicino le persone segnate da disagio psichico o dalla dipendenza dall’alcool. Senza fare tanto can can dovrebbe garantire la presenza di vigili e forze dell’ordine. Ma” conclude il consigliere di Rifondazione “perché sbattersi così tanto quando basta rimuovere le panchine?”.
Paolucci: “La sicurezza non è uno spot”. “Dare risposte alla giusta domanda di sicurezza di un quartiere non può trasformarsi in un set pubblicitario”. Lo ha affermato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese, intervenendo sul caso-panchine di Pescara. “Questa scenetta tardo-leghista con tanto di sindaco, assessore e dirigente arriva fuori tempo massimo e soprattutto umilia Pescara: la città” ha affermato il segretario del Pd “avrebbe bisogno di vedere investite le stesse energie per un piano strategico di sviluppo, un progetto per attirare investimenti, per rimettere in moto l’economia e ridare fiato alle piccole e medie imprese. Le scelte di bassissimo profilo che invece sta adottando la giunta di centrodestra” ha sottolineato il segretario del Pd “rischiano solo di isolare Pescara danneggiando così tutto l’Abruzzo, che dalla città adriatica si aspetta gli input più dirompenti e innovativi per la ripresa economica”.