Pescara. “Ci sono le cartoline donate dalla famiglia Cascella, una scultura di Pietro Cascella, ma anche i registri storici del ‘600 e ‘700, il primo Piano regolatore di Pescara di Leopoldo Muzii del 1882 e quello di Piccinato del 1946. Ci sono tremila anni di storia racchiusi in una sala che vuole essere il Museo della città, da visitare, consultare e in cui studiare per scoprire la nostra identità”. Lo ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase nel corso dell’odierna cerimonia svoltasi al secondo piano del Palazzo comunale per l’inaugurazione della Sala Aternum, che ospiterà anche gli uffici della Presidenza. Il taglio del nastro, avvenuto alla presenza di giunta, consiglieri e dipendenti comunali, è stata affidata al Presidente Di Biase e al sindaco Luigi Albore Mascia, poi raggiunti dal Presidente della Provincia Guerino Testa.
“Abbiamo voluto istituire all’interno del Comune la Sala della storia, il luogo dell’identità – ha spiegato il Presidente Di Biase – in cui ogni pescarese possa ritrovare una parte di sé e che sarà aperto in particolare alle scuole per le quali mi proporrò anche in veste di cicerone. Tra quattro mura abbiamo sintetizzato tremila anni di storia della città di Pescara: quando ci siamo insediati e per la prima volta sono entrato in questa stanza, situata sopra l’ufficio del sindaco, all’interno della Torre comunale che è il nostro simbolo, il 18 luglio scorso, abbiamo trovato una sorta di magazzino in cui venivano riposti tutti i libri da archiviare e mobili dismessi. Grazie all’impegno dei soli dipendenti comunali abbiamo ripulito ogni cosa, ogni più piccolo manufatto che rappresentava il nostro passato e abbiamo recuperato degli autentici gioielli. Quindi ci siamo messi alla ricerca di oggetti da esporre, materiali significativi che raccontassero il nostro passato, e grazie alla collaborazione del Museo Cascella, dell’ex Aurum e del Museo delle Genti abbiamo allestito un vero Museo della Città. Ci sono libri del ‘600 e ‘700, recuperati dall’Archivio storico, ci sono i vecchi Piani regolatori della città e il Libro dei Parlamenti, i bozzetti di Luigi Baldacci, poi riprodotti nella Sala consiliare, che raccontano la nascita di Pescara e le opere dei Cascella e vecchi giornali da collezione”. “In questa stanza – ha commentato il sindaco Albore Mascia – ritroviamo la testimonianza del territorio che conferma il forte taglio culturale che la nostra amministrazione comunale ha voluto dare alla città negli ultimi sette mesi, riscoprendo i suoi personaggi identitari, a partire da D’Annunzio”.
E per la cerimonia il sindaco Albore Mascia ha donato al Presidente Di Biase la prima mattonella realizzata con il logo di Pescara Città Dannunziana da aggiungere alla collezione di opere d’arte custodite nella stanza museale. Il Presidente Testa donerà invece una tela che riproduce la Figlia di Iorio. “Intanto la nuova Sala Aternum – ha annunciato il Presidente Di Biase – resterà aperta al pubblico domani, sabato 13 febbraio, dalle 15 alle 18, e domenica, 14 febbraio, dalle 9 alle 12”.