Pescara. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per conoscere il destino della Filanda Giammaria, lo storico edifico di via Rigopiano: questa mattina si e’ svolta davanti al Tar di Pescara, presieduto da Michele Eliantonio, l’udienza di discussione della questione relativa all’abbattimento.
Nello specifico, i ricorrenti, tre residenti di via Monte Bolza e l’associazione Italia Nostra, assistiti dall’avvocato Loredana Di Giovanni, hanno chiesto l’annullamento della convenzione stipulata tra la Rigel ed il Comune il 31 marzo 2011 e del permesso di costruire un nuovo edificio rilasciato in data 25 marzo 2015. Nei giorni scorsi, il Tribunale amministrativo pescarese aveva intanto disposto la sospensione ‘inaudita altera parte’ della convenzione e, quindi, lo stop provvisorio al cantiere e all’ abbattimento della Filanda.
Nell’istanza di sospensiva dei ricorrenti, tra le altre cose, si legge che “sarebbe davvero un sopruso nei confronti della cittadinanza che la Filanda dovesse cadere in ragione di una convenzione radicalmente illegittima”. Inoltre, a maggio si terra’ una nuova udienza di discussione di sospensiva a seguito dei motivi aggiunti notificati dall’avvocato Di Giovanni.