Pescara. Duecentomila euro. A tanto ammonta il bottino della rapina messa a segno questa mattina, da un uomo e una donna, alla gioielleria “Casa d’Oro” in via Venezia e Pescara.
La valutazione dei preziosi e degli oggetti in oro, asportati dalla cassaforte della gioielleria è stata fatta solo nel pomeriggio, nel momento in cui il titolare dell’attività, Nunzio Pagani (minacciato con una pistola e poi legato e imbavagliato) si è ristabilito dallo shock per la brutta esperienza vissuta. Nel frattempo, rispetto ai momenti immediatamente successivi alla vicenda, sono emersi nuovi particolari. I due malviventi, un uomo e una donna, hanno agito con estrema freddezza a testimonianza forse di una grande professionalità. I due, infatti,sono entrati nel negozio con la scusa di comprare un anello ‘solitario’ e quando il proprietario della gioielleria si e’ girato per aprire la cassaforte gli hanno puntato una pistola. Poi gli hanno sbattuto la testa contro la cassaforte e l’uomo ha perso i sensi. Quindi hanno avuto via libera non solo per mettere le mani sui gioielli in esposizione nel negozio, ma anche su quelli custoditi in cassaforte, per un valore di mercato di circa 200mila euro. Per ritardare le ricerche, fuggendo dal locale dopo la razzia, la coppia si è chiusa dietro la porta della gioielleria, solo più tardi sfondata dai vigili del fuoco accorsi con polizia, carabinieri, 118 e vigili urbani che hanno provveduto a deviare il traffico che era letteralmente impazzito. Il gioiellerie è stato notato casualmente da un passante: era disteso per terra ed ancora legato ed imbavagliato. I medici del 118 hanno prestato le prime cure nello stesso negozio, poi l’uomo è stato accompgnato in ospedale per un controllo più accurato.La polizia scientifica si è messa subito al lavoro alla ricerca di eventuali elementi che possano esere utili nell’individuazione degli autori del colpo.