Carceri, sì di Acerbo (PRC) al garante dei detenuti proposto dalla Bernardini

rita_bernardiniPescara. Un plauso all’opinione della Bernardini. È l’opinione di Maurizio Acerbo, consigliere regionale di opposizione, in merito a quanto espresso dalla parlamentare radicale Rita Bernardini, componente della commissione giustizia della Camera dei deputati, sulla mancanza, in Abruzzo, della figura garante dei detenuti. L’onorevole si è, infatti, rivolta a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale affinché si impegnino a presentare ed approvare una legge regionale che istituisca questa figura, già presente in altre regioni d’Italia.

“Quella del garante è una figura sconosciuta e assente nella regione Abruzzo, nonostante il problema e le complessità delle carceri siano enormi “ ha affermato, infatti, la Bernardini  a riguardo. “Tanti problemi sono emersi in questi ultimi anni nelle carceri abruzzesi: dal sovraffollamento alla mancanza di assistenza sanitaria, che ha prodotto vari decessi e poi i tanti, troppi suicidi, termometro tragico di una invivibilità totale”.

Dello stesso avviso anche Acerbo, che sostiene che la mancata istituzione del garante delle persone detenute sia lo specchio della disattenzione della politica abruzzese nei confronti del carcere.

Alla luce di questa realtà, secondo la parlamentare sarebbe pertanto indispensabile istituire la figura del garante delle carceri regionale, come primo passo di attenzione da parte delle istituzioni verso questo mondo.

“Il garante serve a creare un ponte tra i due mondi” continua a questo proposito la Bernardini. “Quello della libertà e quello della reclusione, oltre a fare rispettare i diritti anche per coloro che sono privati della libertà personale”.

Secondo l’onorevole, inoltre, la figura potrebbe creare una sinergia tra la regione e le problematiche dei penitenziari. Un esempio sarebbe costituito dal delicato problema della sanità, poiché le Asl sono competenti della sanità penitenziaria.

“Il garante” ha, poi, concluso Rita Bernardini “ha anche il compito di creare un osservatorio permanente sulla vivibilità nelle carceri e controllare se si verificano dei soprusi”.

Maurizio Acerbo ricorda, però, che questa proposta sarebbe stata già avanzata nella precedente consiliatura da Rifondazione Comunista e che, arrivata in aula, sarebbe stata rispedita in commissione con motivazioni “davvero risibili”.

“Polemizzammo molto all’epoca con i settori della maggioranza di centro-sinistra, che si misero di traverso non ritenendo una priorità tale provvedimento” ricorda a riguardo il consigliere regionale. “Allora eravamo probabilmente in anticipo sui tempi della politica abruzzese, cioè ci muovevamo in sintonia con le altre regioni. Ora credo che sia matura la consapevolezza dell’urgenza di un provvedimento di questo genere. Ovviamente il progetto di legge è già pronto, presentato dal sottoscritto e auspico che cominci al più presto il suo iter”.


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