Pescara. Dopo le restrizioni degli ultimi anni, che hanno costretto i locali di Pescara Vecchia e della riviera a chiudere i rubinetti alle 3, la movida notturna torna a fare l’alba: la Giunta Alessandrini consente l’apertura fino alle 5 del mattino.
E’ lo scopo principale di chi si butta nella movida: tirare l’alba tra un drink e i balli in pista fino ad aspettare il cornetto appena sfornato. Una filosofia su cui, i locali del centro storico in inverno e le discoteche sulla spiaggia d’estate, si è sempre basata l’economia dell’intrattenimento pescarese. Poi motivi d’ordine pubblico indussero la precedente amministrazione Albore Mascia a fissare nel 2011 la chiusura di discoteche e locali notturni alle 4, con divieto di vendere e somministrare alcolici dopo le 3.
Ora, su spinta del giovane assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, la Giunta Alessandrini riallarga le maglie e riporta la chiusura “all’ora del cornetto”. Una delibera approvata alcuni giorni fa modifica gli orari per i pubblici esercizi e per gli ambulanti: “Discoteche, night club e sale da ballo devono effettuare la chiusura non oltre le ore 5”, ha deciso e scritto la Giunta, concedendo un ulteriore extra per le festività: “È data agli esercenti la facoltà di posticipare l’orario di chiusura fino alle 6, nei giorni festivi del periodo natalizio, cioè il 24, 25, 31 dicembre e 6 gennaio, il 14 febbraio per San Valentino, l’ultimo di Carnevale, il 15 agosto e il 31 ottobre, per la festa di Halloween”. Anche i negozi potranno rimanere aperti in orari notturni, all’insegna delle “notti bianche, “ ma dovranno sempre rispettare il divieto per l’alcol dopo le 3. Il limite permane anche per i locali notturni, eccezion fatta per le notti di di San Silvestro e di Ferragosto.
Ovvia, causa inquinamento acustico e buon cuore per chi abita nei pressi del lungomare, la restrizione per quegli stabilimenti balneari che, nelle notti d’estate, si trasformano in discoteche all’aperto: musica spenta alle 3 nelle notti tra domenica e alle 4 nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica. E per aumentare la sicurezza, oltre alla presenza di almeno una guardia giurata privata, le disco-beach dovranno dotarsi di un sistema di videosorveglianza interna ed esterna. Sempre per il rispetto della quiete pubblica, in controtendenza al resto dei provvedimenti, è stata anticipata dall’1:30 all’1:00 la conclusione di sagre, feste in piazza e altre manifestazioni all’aperto.
“Pescara oggi viaggia con le regole europee della liberalizzazione che erano già in vigore”, commenta l’assessore Cuzzi, “siamo convinti che questo adeguamento serva a generare nuove opportunità di lavoro e crescita, specie in una città che punta a ritornare centro attrattivo per l’Abruzzo e non solo”.