Pescara, Testa annuncia il piano di riordino delle scuole

testaPescara. Il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ha illustrato questa mattina la nuova proposta di riordino degli istituti scolastici del secondo ciclo di istruzione che la Provincia dovrà trasmettere alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale.

“Non siamo impazziti” ha dichiarato Testa “abbiamo semplicemente applicato le previsioni della riforma Gelmini. Mettendo a punto questa proposta, abbiamo seguito le indicazioni del ministero e non è opportuno parlare di soppressione delle scuole, ma di riorganizzazione, con una conseguente razionalizzazione degli spazi e dei costi”.

Alla presentazione era presenta anche Fabrizio Rapposelli, vice presidente della Provincia e assessore all’Edilizia scolastica e alla Pubblica Istruzione, ed insieme hanno garantito che “non ci sarà una perdita di posti di lavoro. Potrebbero esserci dei piccoli disagi per gli alunni che dovranno cambiare sede, ma le scuole avranno una propria identità ben definita, come impone la legge. Mi auguro che non ci siano strumentalizzazioni politiche su questa proposta anche perché non vogliamo creare contrapposizioni con le scuole ma essere di supporto”.

L’assessore Rapposelli ha poi spiegato che solo alcune scuole saranno coinvolte nel piano.

La riforma Gelmini, infatti, prevede la soppressione degli istituti d’arte con il mantenimento degli insegnamenti nei licei artistici e negli istituti professionali.

L’istituto Bellisario di Pescara confluirebbe, dunque, in parte nel liceo Misticoni e in parte nell’istituto Michetti. L’istituto d’arte Mario Da Fiori di Penne, invece, diventerebbe un istituto omnicomprensivo, acquisirebbe le elementari e le medie e sarebbe un istituto superiore con indirizzo artistico.

Sempre in base alla riforma Gelmini, inoltre, gli indirizzi tecnologici saranno appannaggio dei soli sistemi liceali. Sulla scia di questa disposizione a Pescara nascerebbe il terzo liceo scientifico, con un indirizzo prettamente tecnologico. La sede dovrebbe essere situata nei locali dell’istituto tecnico Aterno, i cui studenti andrebbero a confluire all’Acerbo e al Manthoné.

“In provincia di Pescara” ha sottolineato Rapposelli, “non si avverte la necessità di tre istituti tecnici e con questa operazione riempiremmo gli spazi del Manthonè, che in parte sono vuoti, e consentiremmo all’Acerbo di riavere le aule di via Parco Nazionale d’Abruzzo e di lasciare il Di Marzio. L’Aterno ospiterebbe, oltre al terzo liceo scientifico, anche la sede distaccata del liceo scientifico Da Vinci, consentendo alla Provincia di risparmiare circa 130 mila euro d’affitto che paga ogni anno per occupare gli spazi di via Vespucci”.

Per l’Acerbo l’indirizzo proposto è ambiente e territorio, informatica e telecomunicazione, mentre per il Manthonè si pensa ad una connotazione economica e turistica.

Per quanto riguarda, infine, il destino delle classi e delle cattedre, Testa conclude assicurando che “non si annunciano soppressioni, anzi ci sarebbe il vantaggio dell’eliminazione delle cattedre orarie e se questo piano andrà in porto Pescara sarà anche sede del liceo coreutico, una scuola per la quale c’è molta richiesta nel Paese e ambita da diverse Province”.

Marina Serra


 

 

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