I quattro devono rispondere del reato di concorso in corruzione. Secondo l’accusa, l’attuale assessore regionale allo sviluppo economico (nella foto) avrebbe ricevuto, nel 2004, dai titolari delle stazioni di servizio (Vanni e Partenza), 78 buoni benzina, in cambio di una serie di modifiche, emendamenti e aggiustamenti ( proposti in sede di commissione) al progetto di legge sulle “norme di indirizzo programmatico regionale sulla realizzazione e ammodernamento della rete distributiva dei carburanti”. Secondo l’inchiesta, le modifiche avrebbero riguardato essenzialmente le distanze per i nuovi impianti di distribuzione e gli orari di apertura delle stesse stazioni di servizio, in modo da favorire gli interessi e le esigenze degli imprenditori. Nello stesso provvedimento del Gup, inoltre, viene disposto il rinvio a giudizio di Corrado Carbani, amico dell’imprenditore Vanni, che avrebbe svolto un ruolo da intermediario. Il processo sul presunto caso di corruzione prenderà il via il prossimo 23 marzo davanti al tribunale collegiale di Pescara.